Milano, 7 set. (AWE/LaPresse) – Con 6 pensionati su 10 che prendono meno di 750 euro al mese, sono sempre di più gli italiani che si trasferiscono in Paesi dove la vita costa meno e le tasse sono più basse come il Marocco. Qui la comunità tricolore è cresciuta del 149% negli ultimi 7 anni, o la Thailandia, che registra un incremento del 107,7%. E’ quanto emerge da un’analisi dell’Unione europea delle cooperative, Uecoop, su dati Aire (Anagrafe italiani residenti all’estero), in relazione all’esigenza di rilanciare i consumi interni. Scongiurando l’aumento dell’Iva che inciderebbe sulla capacità di spesa delle famiglie in un momento in cui, secondo l’Istat, si avvertono preoccupanti segnali di stagnazione dell’economia. Dunque con il calo del reddito e del potere d’acquisto. “Fra carrello della spesa e bollette la vita in Italia è ormai una sfida quotidiana di sopravvivenza soprattutto per i pensionati. Questi infatti , sempre più spesso, cercano nuovi posti dove vivere e soprattutto incassare l’assegno dell’Inps al lordo dei contributi o con una tassazione che, di solito, non supera il 20% in modo da garantirsi una maggiore serenità nella vecchiaia. Inoltre la possibilità di spendere qualcosa di più per le proprie esigenze personali e di salute”.
quindi
Oltre un milione di italiani sarebbero coinvolti in un movimento demografico verso l’estero, dalla crisi economica internazionale del 2009 fino a oggi. Non solo verso Marocco e Thailandia, che contano insieme quasi 10mila espatriati, ma anche verso Malta, che schiera una comunità di oltre 4.500 italiani più che triplicata rispetto a 7 anni fa. Il Portogallo con oltre 6.500 persone ha registrato una crescita del 61,7%. Circa 5.200 persone hanno scelto la Tunisia, il doppio rispetto a 7 anni fa, 10.700 hanno puntato sui Caraibi. 2 su 3 a Santo Domingo e il resto a Cuba con un aumento rispettivamente del 48% e del 77%. “La qualità della vita fra consumi e servizi diventa così uno dei principali parametri di valutazione anche per chi, conclusa la propria stagione professionale, deve decidere come organizzarsi il futuro”. Continua il comunicato Uecoop. “