CASTELVOLTURNO – Un bed and breakfast trasformato in una casa di prostituzione: è il tema dell’indagine, condotta dai carabinieri della stazione di Vairano Patenora e della Compagnia di Capua, sfociata, ieri, in 4 provvedimenti cautelari. A disporli è stato il giudice Anna Imparato del Tribunale di Napoli. Divieto di dimora in Campania per Salvatore Stavolo, 51enne castellano, e obbligo di firma per Carlo D’Apolito, 29enne di Sant’Anastasia, Giovanni Petriccione, 30enne di Marigliano, e Nello Coppola, 29enne di Somma Vesuviana.
Le indagini
Il b&b protagonista dell’attività investigativa, coordinata dal pubblico ministero Cristina Curatoli, è il Blue Angels e si trova nel Centro Direzionale di Napoli. I quattro indagati, stando alla tesi della Procura partenopea, lo hanno trasformato, con ruoli diversi, in una casa a luci rosse. Come? Provvedendo ad agevolare al suo interno, attraverso annunci online e la messa a disposizione delle camere, l’attività di prostituzione di donne e uomini. Si sarebbero pure appropriati di parte dei guadagni di chi svolgeva l’attività di meretricio. Condotte che sarebbero state accertate a partire dal novembre 2020.
Scattano i sigilli
Stavolo, stando a quanto accertato dagli inquirenti, è il titolare della struttura. Petriccione e Coppola sono dipendenti del b&b, D’Apolito, invece, avrebbe prestato servizio presso quella struttura fino a qualche mese fa. Il giudice, oltre ad emettere i provvedimenti cautelari, ha disposto anche il sequestro del bed & breakfast e della sauna Blue Angels. Logicamente gli indagati sono da ritenere innocenti fino a un’eventuale sentenza di condanna irrevocabile. Contro le misure disposte dal gip, potranno presentare ricorso e dimostrare la propria estraneità ai fatti contestati dalla Procura.
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