Un civico per il centrodestra, Cangiano (FdI) stoppa la ‘fuga’ di Tajani: “Cirielli resta il candidato”

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Il deputato Gimmi Cangiano

CASERTA – La fuga in avanti del leader di Forza Italia Antonio Tajani irrita gli alleati. Diverse volte anche il coordinatore regionale azzurro Fulvio Martusciello ha inneggiato al non meglio precisato nome civico che dovrebbe ampliare i consensi ed è quasi sempre stato rintuzzato dagli altri componenti del centrodestra. Sabato scorso l’uscita di Tajani (“sono convinto che alla fine, in Campania, il candidato sarà civico”) è parsa a molti una risposta a Noi Moderati, che nell’incontro tenuto a Napoli aveva tirato in ballo l’ex ministro Mara Carfagna. La risposta del partito di Maurizio Lupi è arrivata a stretto giro, con una nota critica firmata da Pino Bicchielli, vicecapogruppo alla Camera di e responsabile nazionale Enti locali, e da Gigi Casciello, coordinatore regionale del partito. Fra l’altro, i due hanno accusato Tajani di predicare bene e razzolare male: “Forza Italia esprime i presidenti di Regione in Sicilia e Calabria che sono dirigenti del partito”.

E ieri anche FdI ha chiarito il suo pensiero: il deputato Gimmi Cangiano, coordinatore provinciale del partito a Caserta, ha dichiarato a “Cronache” che “per Fratelli d’Italia il candidato alla presidenza della Regione resta Edmondo Cirielli. È il profilo giusto, per storia, per competenza e per visione. Non abbiamo bisogno di cercare altrove ciò che abbiamo già: un candidato autorevole, radicato sul territorio e perfettamente in grado di guidare il cambiamento di cui la Campania ha bisogno. Ogni proposta è legittima, ma noi riteniamo che la priorità oggi sia quella di costruire una coalizione solida e coesa intorno a una figura che conosce bene le sfide della Regione e che ha già dimostrato di saperle affrontare con serietà e concretezza”.

In questi giorni anche l’eurodeputato di Fratelli d’Italia Alberico Gambino, vicepresidente della Commissione Affari esteri del Parlamento Europeo, ha detto: “Apprendiamo con rispetto le dichiarazioni del presidente Tajani sull’opportunità di una candidatura civica, ma non possiamo ignorare che, al momento, non esistano sul campo figure civiche realmente competitive e radicate. E allora torniamo al punto: non si vince con le formule astratte, ma con persone concrete, credibili e capaci di unire il centrodestra”.

Ieri il ministro Matteo Piantedosi è tornato a escludere una sua candidatura a presidente: parole d’obbligo finché non gli arriverà un’investitura ufficiale da Giorgia Meloni. “Io candidato in Campania? No, non mi candido. Ce ne sono altri migliori” ha detto a Ping Pong su Radio Rai1, e rispondendo sulla sua intenzione di rimanere al Viminale ha detto “assolutamente”. Resta “caldo” il nome del presidente della Zes del Sud Giosy Romano. A sponsorizzarlo è Raffaele Fitto, uno dei pochi politici che hanno la fiducia piena della Meloni. A far aumentare le quotazioni di Romano è il gradimento da parte dei sostenitori di Vincenzo De Luca, che non disdegnerebbero una ricollocazione nel centrodestra e si sentirebbero garantiti da una sua candidatura. Resta da vedere quali progetti si concretizzeranno: il tempo ormai stringe.

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