CASERTA – Un commissario per l’emergenza brucellosi: questa la proposta sul tavolo del ministro della Salute Roberto Speranza,, attraverso il deputato Pasquale Maglione, esponente M5S, intervenuto in commissione Agricoltura a seguito delle proteste degli allevatori di bufale nel casertano. Intanto, gli allevatori chiedono che il piano della Regione per eliminare brucellosi e tubercolosi, basato sugli abbattimenti, venga ritirato. “La mozzarella di bufala campana Dop – ha ricordato il parlamentare – è un’eccellenza dell’agroalimentare made in Italy che va preservata. Dobbiamo tutelare gli allevatori virtuosi, che sono la stragrande maggioranza, dando loro strumenti e incentivi in maniera intelligente e togliendo ogni dubbio ai consumatori su ciò che vanno ad acquistare”. E’ errato ritenere la brucellosi una questione di carattere prettamente agricolo: “Questa, proprio come la peste suina africana che si sta fronteggiando nel nord Italia, è di competenza del ministero della Salute. Ed è, infatti, al ministro Roberto Speranza che con il presidente Filippo Gallinella (Comagri Camera) abbiamo inviato la nostra richiesta nel giugno 2021, mettendo a conoscenza il ministro Stefano Patuanelli, affinché si nomini un commissario ad hoc”.
Secondo il deputato “ci sono tante azioni da mettere in campo e non può essere lasciato tutto al (seppur eccellente) lavoro dei veterinari, i quali hanno un raggio limitato e devono essere sostenuti dallo Stato”.
Il deputato chiede “un approccio multidisciplinare, nominando un commissario che sia magari un esponente delle forze armate e che sappia superare ogni tipo di ingerenza o pressione, slegato da dinamiche territoriali, il più laico possibile, che collabori con le autorità locali e fondi il suo operato sulle conoscenze dell’attuale task force che, però, ha poteri e margini di intervento limitati”.
“L’emergenza brucellosi, infatti, è in capo alla Regione Campania e rimane da anni irrisolta – prosegue Maglione – Credere di poter imbrigliare nelle maglie della burocrazia il contrasto ai patogeni significa dargliela vinta in partenza. Per questo è necessario un controllo di rango superiore”.
“Vi sono diversi obiettivi da raggiungere. Innanzitutto va tutelata la biodiversità, preservando la razza autoctona mediterranea ed evitando sostituzioni con razze estere – continua – Va poi migliorata la biosicurezza degli allevamenti e per raggiungere questo obiettivo forse sarebbe meglio premiare i comportamenti virtuosi piuttosto che sostenere economicamente solo le perdite del capo di bestiame”.
“Tra i suggerimenti emersi sinora, vi è la necessità di opere idrauliche finalizzate a rendere sicura l’acqua con cui si dà da bere al bestiame o utilizzata per le pulizie – dichiara Maglione – La maggior parte degli allevamenti nel casertano, infatti, sono uno accanto all’altro, in un’area depressa che si inonda facilmente e che, quando piove, fa sì che la brucella scorra da un allevamento all’altro, contaminando le acque superficiali”.
Maglione ricorda poi il traffico illecito di farmaci, per cui, come già suggerito dal ministero della Salute all’Asl competente per territorio a maggio 2021, si deve puntare sul doppio esame: brucellosi e RB51, ovvero vaccino per capi bufalini.