Una domenica da ‘liberi tutti’: in migliaia senza mascherine

Da oggi la Campania è in zona gialla: è già flop controlli

NAPOLI – Oggi la città è ufficialmente entrata in zona gialla, eppure Napoli si è data alla pazza gioia già nel fine settimana appena trascorso, quello in cui, almeno in teoria, la nostra Regione era ancora ‘arancione’. Nella pratica, però, le strade cittadine sono state assalite da migliaia di persone come se la città fosse addirittura uscita dall’emergenza coronavirus. Complice un bellissimo sole che ha reso le giornate piacevoli e messo tutti di buonumore, per un week end Napoli si è lasciata alle spalle la pandemia, e ha dimenticato tutte le regole del buon senso.

Letteralmente prese d’assalto infatti le zone da sempre più ‘calde’ della città, invase da centinaia di persone. Il più gettonato è stato il centro storico: scene di maxi-assembramenti si sono registrate in piazza Dante, dove si è tenuto un evento in occasione della Festa della Liberazione. Canti, balli, bandiere, musicisti con tamburi e chitarre: una grande festa improvvisata per la “libertà” ritrovata. Nessuno se la sente, dopo un anno di ‘reclusione’, di condannare del tutto chi si è concesso una mattinata in strada per una passeggiata e un po’ di spensieratezza. Ma come ignorare il fatto che nella sola giornata di ieri a Napoli sono morte, stroncate dal Covid, tre persone, mentre altre 253 sono risultate positive al virus (dati forniti dall’Asl Napoli 1 Centro nell’ultimo bollettino sanitario diffuso ieri)? Tutti vicini, sorridenti e festosi, centinaia di napoletani e napoletane ammassati in piazza Dante, e moltissime le mascherine abbassate sul collo. Qualcuno addirittura non ce l’aveva proprio.

Non lontano da lì, a pochi passi da piazza Dante, la situazione era esattamente la stessa: piazza Bellini, centro della movida e luogo di ritrovo dei più giovani, ieri mattina palcoscenico di aperitivi e chiacchierate senza un minimo di distanza tra gli avventori dei bar della piazza. Una festa collettiva andata avanti per tutto il pomeriggio e la sera, fino al coprifuoco delle 22. Folla anche in piazza del Gesù, dove si è addirittura tenuta una manifestazione ‘No-Vax’.

Affollata e chiassosa anche l’area pedonale del Vomero, tra via Scarlatti e piazza Vanvitelli. Stesso discorso per piazza Nazionale, al Vasto, ostaggio di centinaia di persone a bordo di scooter e macchine parcheggiate selvaggiamente, in doppia fila.
E, come sempre, il ‘solito’ Lungomare è stato preso d’assalto da famiglie con bambini a seguito, coppie, folti gruppi di ragazzini e singoli cittadini. In tilt, naturalmente, il traffico della zona, con lunghe file di auto imbottigliate per ore a Mergellina. Oggi la Campania entra in zona gialla dopo quasi due mesi di ‘rosso’, di restrizioni severissime che hanno messo in ginocchio tante categorie produttive. Chiuse dai contagi, dai malati che affollavano gli ospedali della città. Napoli ritrova, a partire da oggi, un po’ della sua normalità. Ma la domanda è: a giudicare dalle scene di indifferenza collettiva nei confronti di questo maledetto virus, quanto durerà questa effimera e passeggera libertà? E, soprattutto, perché, tra sabato e domenica, non sono state messe in campo le forze necessarie ad impedire gli assembramenti che abbiamo visto tra il centro storico e il Lungomare? I contagi calano in Campania, ma, a un anno di distanza dall’arrivo del Covid in Italia, sono ancora tantissimi quelli che ancora non hanno imparato che l’attenzione, purtroppo, non è ancora mai troppa.

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