Unicef, in aumento i casi di morbillo nel mondo: nel 2019 sono già 110mila

ROMA – Casi di morbillo in notevole incremento. Nei primi tre mesi del 2019, infatti, sono stati riportati più di 110mila casi di nel mondo, il 300% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Lo riferisce l’Unicef fornendo nuovi dati in occasione della Settimana mondiale delle Vaccinazioni. Nel 2017 circa 110mila persone sono morte, per lo più bambini, a causa della malattia, con un aumento del 22% rispetto al 2016. In media, aggiunge l’agenzia Onu per l’infanzia, tra il 2010 e il 2017, oltre 21 milioni di bambini all’anno non hanno ricevuto la prima dose del vaccino.

Primi gli Usa

Gli Stati Uniti, rende noto l’Unicef in occasione della Settimana mondiale delle Vaccinazioni, sono in cima alla classifica dei Paesi ad alto reddito con il maggior numero di bambini che non hanno ricevuto la prima dose di vaccino contro il morbillo tra il 2010 e il 2017, più di 2,5 milioni di bambini.

L’Italia è quinta

Seguiti gli Usa la Francia e Regno Unito con rispettivamente oltre 600.000 e 500.000 bambini non vaccinati nello stesso periodo. L’Italia è al quinto posto con 435.000 bambini non vaccinati. Simon Stevens, a capo del National Health Service (il sistema sanitario inglese), ha detto che i casi nel Regno Unito sono quasi quadruplicati in un anno e ha fatto un appello perché tutti si vaccinino. Gli anti-vaccinisti, ha aggiunto, rappresentano una crescente minaccia per la salute pubblica, una sorta di ‘bomba a orologeria’.

Coperture in aumento

In molti Paesi europei le coperture vaccinali sono in aumento, ma c’è ancora molto da fare. Lo hanno sottolineato Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) e Centro di Controllo delle malattie (Ecdc). “I vaccini hanno trasformato le nostre società – spiegano Zsuzsanna Jakab, direttrice Oms, e Andrea Ammon, a capo dell’Ecdc –. Hanno aumentato le chance per ogni neonato di raggiungere l’età adulta, e per ogni adulto vaccinato di mantenere una buona salute. Allo stesso tempo non possiamo ignorare i bambini e gli adulti non ancora protetti. Le malattie infettive non rispettano i confini nazionali e neppure gli sforzi per contrastarle devono farlo”. Tra le minacce principali c’è proprio il morbillo, che nel 2018 ha causato 80mila contagi e 70 morti nella regione europea dell’Oms: sono le cifre più alte dall’inizio del decennio, 3 volte quelle del 2017 e 15 volte quelle del 2016.

Vaccino sicuro

Peraltro proteggersi dal morbillo non è difficile: basta vaccinarsi. La Food and drug administration (Fda), agenzia Usa che regola i farmaci, ha ribadito recentemente che il vaccino trivalente contro morbillo, parotite e rosolia è sicuro ed efficace e che il presunto legame con lo sviluppo di autismo è totalmente falso. Nel mondo 20 milioni di persone si ammalano di morbillo ogni anno e nel 2017 circa 110mila sono morte, per lo più bambini, con un aumento del 22% rispetto al 2016. È assolutamente urgente, sottolinea l’Fda, monitorare queste malattie e aumentare la consapevolezza sull’importanza di una vaccinazione tempestiva, soprattutto quando ci sono epidemie tra persone non vaccinate. Il morbillo può essere pericoloso soprattutto per neonati e bambini piccoli: 1-2 bambini ogni mille che si ammalano muoiono, una persona su 4 deve essere ricoverata. Il vaccino, spiega l’Fda, “è molto efficace e protegge dalle complicazioni: una constatazione basata su 50 anni di esperienza. Ha degli effetti collaterali noti, che però sono lievi e di breve durata, come febbre ed eruzioni cutanee. Se i genitori sono preoccupati delle conseguenze del vaccino devono parlarne con il medico, anche per valutare i rischi della scelta di non vaccinare”.

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