MILANO (LaPresse) – “Noi dell’Unicef siamo sollevati dal fatto che tutti i 123 bambini, tra cui 60 non accompagnati, siano sbarcati in sicurezza sulle coste spagnole. E siano stati accolti con cura dopo 8 giorni di mare in condizioni di disagio”. È quanto afferma il direttore regionale Unicef per l’Europa e l’Asia centrale, Afshan Khan. “La Spagna non solo ha fatto la cosa giusta accogliendo questi bambini e queste donne in gravidanza estremamente vulnerabili. Ma ha anche dato l’esempio ad altri paesi, su entrambe le sponde del Mediterraneo, di condividere la responsabilità delle migrazioni. E di agire in conformità con i principi umanitari e il diritto internazionale”, prosegue.
I bambini hanno vissuto una terribile esperienza
“Sappiamo che molti dei 123 bambini, hanno vissuto una terribile prova. Esposti a violenze, torture; soffrono di scabbia, mal di mare, disidratazione ed esaurimento dopo più di una settimana in mare”, riferisce il rappresentante dell’Unicef, segnalando che “durante la loro permanenza a bordo, i nostri partner hanno aiutato a identificare i bambini più vulnerabili fornendo loro informazioni, sostegno psicosociale e assistenza sanitaria e igienica”.
“Siamo grati e fiduciosi che la Spagna ora offrirà a questi bambini non solo sicurezza, cura e assistenza sanitaria sulla terraferma. Ma una possibilità di avere il loro superiore interesse. Determinato in modo tempestivo e assicurandone la protezione”, afferma ancora il direttore regionale Unicef per l’Europa e l’Asia centrale, Afshan Khan.