MILANO (LaPresse) – “Il test di ingresso alle facoltà di Medicina è un salto nel buio costellato da numerose anomalie. Destinate a innescare valanghe di contenziosi in Tribunale. Subito dopo le prove abbiamo raccolte svariate segnalazioni di presunte irregolarità e da una prima stima quest’anno ci sarà il 40% in più di ricorsi”. È quanto dichiara Consulcesi, il network legale di riferimento per la tutela dei medici e degli aspiranti camici bianchi.
Gli aspiranti medici: i numeri dei partecipanti al test
Sono 67.005 gli studenti che oggi hanno sostenuto la prova e che si contendono 9.779 posti, secondo i calcoli dell’associazione. Cinque candidati su sei, quindi, non verranno presi. “Facciamo massima attenzione allo svolgimento delle procedure – continua il pool legale – chiedendoci se le domande sono valide e se vengono seguite correttamente le regole per lo svolgimento del test, in tutta Italia. Negli anni passati, infatti, non sono mancati errori nei quesiti e irregolarità macroscopiche nello svolgimento”.
Consulcesi sollecita un’interrogazione parlamentare
“Da parte nostra – spiegano ancora da Consulcesi – ci siamo già attivati e dialoghiamo costantemente con le istituzioni allo scopo di arginare la carenza di operatori sanitari che si prospetta nel prossimo futuro. Sollecitando anche un’interrogazione parlamentare per un modello di accesso più meritocratico alle facoltà di Medicina. Inoltre, per risolvere una volta per tutte il problema delle irregolarità, grazie a Consulcesi Tech, la nostra divisione hi-tech specializzata in soluzioni all’avanguardia legate alla Blockchain. Siamo al lavoro per applicare le potenzialità della ‘catena dei blocchi’ al test di Medicina. In modo da scongiurare qualsiasi tipo di frode e garantire la correttezza di tutte le procedure”.