Uno sparo davanti casa del ras Massaro

Il colpo di pistola esploso in vico S. Cristofaro a Piedarienzo, dove viveva l’attuale pentito. Ieri sopralluogo dei carabinieri nel punto in cui è stata trovata l’ogiva 9x21, tutto fa pensare a un’intimidazione

SAN FELICE A CANCELLO – Un proiettile di pistola è stato esploso davanti alla casa dove viveva il ras (oggi collaboratore di giustizia) Clemente Massaro, 65 anni, detto “o pecuraro”. Il proiettile (un’ogiva 9×21) è stato trovato in vico San Cristofaro, nella frazione di Piedarienzo, nel punto davanti alla casa dove un tempo viveva Massaro. Ieri i carabinieri di Caserta hanno effettuato un sopralluogo nella strada ed effettuato rilievi. Si indaga per risalire alla matrice del gesto: il punto nel quale è stato ritrovato il proiettile è troppo preciso per essere una coincidenza. Il raid fa pensare a un’intimidazione contro il pentito.

Il clan Massaro è stato decimato negli anni scorsi da numerosi arresti e a cadere nella rete è stato anche Clemente Massaro (classe ’55), che ha poi deciso di collaborare (così come hanno fatto altri esponenti del clan) facendo luce su anni di atti criminosi compiuti nella Valle di Suessola. Stando a quanto successo in vico San Cristofaro, queste rivelazioni starebbero dando fastidio a qualcuno. Fra i reati contestati, negli anni scorsi, dalla Direzone distrettuale antimafia di Napoli al gruppo criminoso nel suo insieme ci sono estorsione, detenzione illegale di armi, incendio, danneggiamento e ricettazione, ovviamente con l’aggravante mafiosa. Il tutto nel territorio compreso fra i centri di San Felice a Cancello, Arienzo e San Salvatore Telesino,

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