Washington (Usa), 27 mar. (LaPresse/AFP) – Due poliziotti americani coinvolti nell’uccisione di un venditore ambulante afroamericano in Louisiana nel 2016 non saranno incriminati. Lo ha dichiarato il procuratore generale dello Stato, Jeff Landry, causando l’indignazione della famiglia di Alton Sterling, ucciso a 37 anni a Baton Rouge in un caso che aveva scatenato manifestazioni in tutti gli Stati Uniti. “Questa decisione non è stata presa alla leggera”, ha affermato Landry. L’uomo era stato ucciso con vari spari, mentre era immobilizzato al suolo dagli agenti, uno dei quali ha sparato. Il venditore di cd era stato fermato nel parcheggio di un centro commerciale, perché i poliziotti avevano ritenuto somigliasse a un ricercato.
Il rapporto del procuratore insiste sul fatto che Sterling abbia resistito al fermo e che i due agenti abbiano creduto potesse avere un’arma in tasca. L’uccisione dell’uomo aveva causato nuove accuse di razzismo e di abusi razzisti alla polizia. Il governo del presidente Donald Trump nel maggio 2017 aveva rinunciato a perseguire i due poliziotti. Intanto, la polizia di Sacramento in California ha annunciato l’apertura di un’indagine federale sull’uccisione di un afroamericano di 22 anni, ucciso il 18 marzo nel cortile della sua casa da 20 spari di agenti della polizia, che avevano ritenuto il telefono che aveva in mano potesse essere invece un’arma.