WASHINGTON – Centinaia di manifestanti pro e contro l’aborto si sono raccolti nella piazza antistante la sede della Corte suprema degli Stati Uniti a Washington, dove si sono aperte le audizioni relative al diritto di aborto. “Di chi è la scelta? Mia”, è uno degli slogan ripetuti dai manifestanti pro-aborto. Mentre gli altri replicano con “Hey hey hey, ho ho ho, Roe v. Wade deve andarsene”. Quest’ultimo slogan anti-aborto fa riferimento alla sentenza Roe v. Wade, del 1973, che ha garantito alle donne negli Usa il diritto all’aborto nei primi tre mesi di gravidanza e diritti limitati nel secondo trimestre. Il caso specifico di cui si occupa la Corte suprema, noto come Dobbs v Jackson Women’s Health Organization, riguarda una legge del Mississippi che vieta l’aborto dopo 15 settimane di gravidanza, ma la sentenza, che è attesa a giugno, potrebbe avere conseguenze a livello nazionale.
Il caso viene considerato dai conservatori la migliore opportunità da decenni per ribaltare la Roe v. Wade. Anche se i giudici costituzionali non dovessero spingersi a questo punto, potrebbero spianare la strada a una serie di nuove restrizioni, il che costituirebbe una vittoria per attivisti anti-aborto e destra repubblicana.
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