Usa, attacco a sinagoga: Killer suprematista ispirato da attentatore Christchurch

Allerta suprematismo negli Stati Uniti dopo la sparatoria di sabato in una sinagoga in California. Durante le celebrazioni per la Pasqua ebraica, mentre centinaia di fedeli erano radunati, il 19enne John T. Earnest ha aperto il fuoco nella sinagoga Chabad di Poway, nella contea di San Diego, provocando un morto e tre feriti.

(Photo by SANDY HUFFAKER / AFP)

POWAY– Allerta suprematismo negli Stati Uniti dopo la sparatoria di sabato in una sinagoga in California. Durante le celebrazioni per la Pasqua ebraica, mentre centinaia di fedeli erano radunati, il 19enne John T. Earnest ha aperto il fuoco nella sinagoga Chabad di Poway, nella contea di San Diego, provocando un morto e tre feriti. Un numero relativamente basso di vittime dovuto al fatto che pare che l’arma, un fucile d’assalto AR-15, si sia inceppata. Il giovane, di San Diego, si autodefiniva antisemita e islamofobo: è stato arrestato dopo una breve fuga. Aveva pubblicato su internet un manifesto in cui annunciava la sua intenzione di uccidere degli ebrei. Un manifesto ispirato a quello del Brenton Tarrant, il killer suprematista bianco australiano che lo scorso 15 marzo ha attaccato due moschee a Christchurch, in Nuova Zelanda, uccidendo 50 persone. L’assalitore della sinagoga di Poway rivendica inoltre un incendio doloso compiuto contro una moschea in California un mese dopo gli attacchi di Christchurch.

L’accaduto

L’attacco a Poway, cittadina di circa 50mila abitanti, è giunto esattamente sei mesi dopo che un suprematista bianco, il 27 ottobre, ha aperto il fuoco nella sinagoga Tree of Life di Pittsburgh, in Pennsylvania, uccidendo 11 persone; l’attacco alla comunità ebraica con più vittime nella storia degli Usa. Il presidente Usa, Donald Trump, dalla Casa Bianca ha espresso le sue “più sincere condoglianze”, affermando che al momento “sembra che si tratti di un crimine motivato dall’odio”. Poi, arrivato per un comizio a Green Bay in Wisconsin, ha dichiarato che “tutta la nazione è a lutto”. “Condanniamo con forza i mali dell’antisemitismo e dell’odio, che devono essere sconfitti”, ha affermato Trump.

Il duro attacco

Da Israele, il premier Benjamin Netanyahu ha definito quello in California “un attacco al cuore del popolo ebraico”. E il presidente israeliano Reuven Rivlin considera la sparatoria nella sinagoga un “doloroso promemoria che l’antisemitismo e l’odio per gli ebrei sono sempre presenti, ovunque”. La persona rimasta uccisa è una donna di 60 anni. I tre feriti, invece, sono il rabbino e due israeliani: una bambina di otto anni e lo zio di circa 30 anni. L’Anti-Defamation League, organizzazione che combatte contro l’antisemitismo, nel 2017 ha rilevato un aumento del 57% degli episodi antisemiti, l’aumento più consistente dagli anni ’70.

LaPresse

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