New York (New York, Usa), 19 apr. (LaPresse/AFP) – La società d’informazione American Media ha accettato di rescindere il contratto con l’ex modella di Playboy Karen McDougal, che le impediva di parlare della sua presunta relazione con il presidente americano Donald Trump mentre questi era da poco sposato. Lo hanno confermato rappresentanti della compagnia e della donna. La modella, ora 47enne, aveva venduto nell’agosto 2016 per 150mila dollari all’editore di The National Enquirer il racconto in esclusiva sulla relazione, che il repubblicano smentisce. A metà marzo, McDougal ha fatto ricorso alla giustizia per far annullare l’accordo, dicendo di esser stata oggetto di pressioni e minacce perché costringerla al silenzio. Il nuovo accordo, firmato mercoledì e visto da AFP, prevede l’abbandono di questo procedimento.
In cambio, la modella non è più tenuta al silenzio e potrà conservare il denaro. Dovrà versare il 10% dei guadagni ottenuti da eventuali vendite della storia, per un massimo di 75mila dollari, secondo il documento. Chiudendosi la causa intentata dalla donna, Trump non rischia più di finire in un caso legale collegato anche ai tentativi di comprare il silenzio di alcune donne durante la sua campagna elettorale del 2016, ha scritto il New York Times. Secondo la testata, inoltre, l’avvocato personale del presidente Michael Cohen era stato consultato dal presidente di American Media, David Pecker, sulla testimonianza di MacDougal. Il New Yorker aveva aggiunto, citando testimoni anonimi, che Pecker e il National Enquirer avevano deciso di non pubblicare la storia della presunta relazione, per proteggere Trump. Cosa che gli interessati hanno smentito.
McDougan afferma di aver avuto una relazione “romantica di 10 mesi nel 2006 e 2007” con il magnate, appena pochi mesi dopo il matrimonio del repubblicano con Melania Knauss e la nascita del figlio Barron. L’editore, confermando l’accordo, ha anche annunciato che la modella apparirà a settembre sulla rivista Men’s Journal, con un articolo su di lei. “Sono contenta di poter dire la verità sulla mia storia quando mi viene chiesta, non vedo l’ora di poter tornare alla mia vita privata e concentrarmi sulle cose che mi importano”, ha commentato la donna. McDougal aveva accusato American Media, il cui presidente è amico di Trump, di averla ingannata facendole firmare il contratto e Cohen di essere intervenuto in maniera inappropriata. Ora l’accordo è parte di un’indagine penale su Cohen e la sua gestione degli affari.
Parte dei documenti e dei materiali sequestrati nelle perquisizioni del 9 aprile condotte dall’Fbi nell’abitazione e negli uffici di Cohen riguardano anche pagamenti a McDougal e alla ex attrice porno Stormy Daniels. Anche quest’ultima afferma di aver avuto una relazione intima con Trump, anche in questo caso nel 2006. Il presidente è coinvolto anche in una causa con la star dei film per adulti, che vuole sia annullato l’accordo per il silenzio in cui Cohen la pagò 130mila dollari, prima delle elezioni presidenziali vinte da Trump nel 2016.