Washington (Usa), 6 set. (LaPresse/AFP) – L’ex candidato repubblicano al Senato americano, Roy Moore, accusato da varie persone di pedofilia, ha querelato per diffamazione l’attore britannico Sacha Baron Cohen. Ciò per uno scherzo in cui l’ha coinvolto nel suo show tv ‘Who Is America?’. L’ex giudice ultraconservatore dell’Alabama ha chiesto 95 milioni di dollari di danni al comico e alle reti Showtime e CBS per l’episodio trasmesso il 29 luglio, secondo una copia della denuncia depositata in un tribunale di Washington. Moore ha raccontato di essere stato invitato nella capitale da quella che lui credeva essere un’emittente tv israeliana che voleva premiarlo per le sue posizioni pro-Israele. È stato intervistato da una persona che lui credeva fosse un esperto di antiterrorismo israeliano, il colonnello Erran Morad, che era in realtà Cohen.
La denuncia
“Il personaggio di Cohen ha falsamente e in modo fraudolento presentato un dispositivo che sarebbe stato inventato dall’esercito israeliano per individuare i pedofili”. Si legge nella denuncia. “Il dispositivo”, prosegue, nell’episodio televisivo “avrebbe individuato il giudice Moore come molestatore sessuale, diffamandolo”. Durante la corsa del repubblicano per il seggio in Senato, lo scorso anno, varie donne lo hanno accusato di averle aggredite o molestate quando lui era un procuratore di circa 30 anni e loro erano adolescenti. Nonostante l’endorsement del presidente Donald Trump, Moore perse la corsa elettorale, vinta da un democratico relativamente sconosciuto, Doug Jones. Moore ha dichiarato che lui stesso, la moglie e l’intera famiglia hanno affrontato “grave sofferenza emotiva e dolore” in conseguenza delle dichiarazioni “diffamatorie”. “Soprattutto a causa del suo ruolo di noto conservatore e persona di fede timorata di Dio”.
