Usa, Gop in mano a Trump? Nel weekend donatori e candidati in Florida

Donald Trump (AP Photo/John Raoux, File)

TORINO – Il Partito repubblicano Usa porterà centinaia di donatori e diversi candidati presidenziali (sempre che alla corsa per la Casa Bianca del 2024 non si presenti lo stesso Trump) questo fine settimana dritti alla porta della residenza dell’ex presidente, Donald Trump, nel sud della Florida. Il luogo dell’incontro, rigorosamente su invito e ad appena tre mesi di distanza dalla scadenza del mandato del tycoon e dall’attacco al Congresso, suggerisce che il Gop non è disposto o non è in grado di sostituire il magnate come leader indiscusso e capo della raccolta fondi. Lo stesso Trump sarà il protagonista dell’incontro a porte chiuse, progettato per raccogliere milioni di dollari per il braccio politico dei conservatori, offrendo ai donatori accesso esclusivo, con gli occhi puntati al 2024, alle prime alle prospettive del partito e ai leader del Congresso. I repubblicani critici nei confronti del magnate non sono stati invitati. Tra di loro figura il leader della minoranza del Senato Mitch McConnell, la n. 3 della Camera Liz Cheney, il senatore dello Utah Mitt Romney o il governatore del Maryland Larry Hogan. L’evento del fine settimana si svolgerà in un hotel di lusso di fronte all’oceano a soli 6 km dalla tenuta di Trump di Mar-a-Lago, dove gli alleati dell’ex presidente terranno contemporaneamente i propri eventi di raccolta fondi.

Tra i potenziali contendenti alla Casa Bianca figurano il governatore della Florida Ron DeSantis, la governatrice del South Dakota Kristi Noem, l’ex segretario di Stato Mike Pompeo e il senatore dell’Arkansas Tom Cotton. Sono inoltre previsti gli interventi del leader della minoranza della Camera dei Kevin McCarthy, dei senatori della Florida Rick Scott e Marco Rubio della Florida e di quello del South Carolina (nonché supporter estremo di Trump) Lindsey Graham. “La sede della riunione trimestrale insieme al discorso programmatico di Trump al Cpac mostra che il partito è ancora molto nelle mani di Trump”, ha detto uno degli invitati, il donatore del Gop Dan Eberhart, riferendosi al discorso dell’ex presidente di febbraio al Conservative political action conference a Orlando, Florida.

La presa continua di Trump sui donatori repubblicani e sui funzionari eletti assicura che il trumpismo rimarrà la forza trainante nella politica del Gop a tempo indeterminato, nonostante il tycoon continui a ripetere le falsità sui brogli elettorali che hanno alimentato l’insurrezione del 6 gennaio. In diverse dichiarazioni pubbliche e apparizioni da quando ha lasciato l’incarico, anche lo scorso fine settimana, Trump ha ribadito che le elezioni del 2020 sono state “rubate”. Non ci sono prove di frodi elettorali e diversi governatori repubblicani e importanti funzionari dell’amministrazione Trump hanno garantito l’integrità della vittoria del presidente Joe Biden. Le rivendicazioni legali di Trump sono state categoricamente respinte dai tribunali, anche dai giudici nominati dallo stesso repubblicano alla Corte Suprema. Tuttavia, in assenza di un messaggio di partito coerente dopo la sconfitta alle elezioni, di un programma politico chiaro o una di strategia coerente per espandere il gradimento del Gop, i principali funzionari eletti repubblicani e il Comitato nazionale repubblicano (Rnc) hanno sempre più abbracciato la versione della frode elettorale come priorità politica principale.

L’agenda del fine settimana si concentrerà sull’unità del partito e su come espandere il Gop, con sessioni programmate per i diversi argomenti. Henry Barbour, membro del Comitato nazionale repubblicano (Rnc) ha suggerito che il ritiro non è stato fissato a Palm Beach, sempre in Florida, per soddisfare Trump e ha notato che tali eventi si tengono tipicamente in stati come Florida, New York, California e Texas. Con le restrizioni Covid, Barbour ha affermato: “L’Rnc ha opzioni limitate”. “Non siamo in Florida, per inchinarci a Donald Trump. Nessuno ha bisogno di inchinarsi a Donald Trump – ha sottolineato in un’intervista – È sicuramente una parte importante della raccolta fondi repubblicana, ma il partito deve essere più grande e più ampio di qualsiasi candidato”.

L’Rnc ha prenotato l’intero Four Seasons Resort a Palm Beach per il raduno del fine settimana e ci saranno eventi di donatori nella vicina tenuta di Trump a Mar-a-Lago per raccogliere fondi per gruppi focalizzati sul futuro politico e sulle priorità politiche del tycoon. Allo stesso tempo, una manciata di importanti alleati di Trump, tra cui la repubblicana della Georgia Marjorie Taylor Greene e il repubblicano della Florida Matt Gaetz, appariranno in una conferenza del fine settimana al Doral Golf Resort di Trump, a sud di Miami. L’organizzazione ospitante, Women for America First, ha contribuito a organizzare la manifestazione del 6 gennaio che ha preceduto l’attacco mortale al Campidoglio.

(LaPresse/AP)

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