Usa, il dipartimento di Stato ha rilanciato l’indagine sull’email di Clinton

Il rilancio dell'inchiesta "non ha niente a che vedere con chi si trova alla Casa Bianca"

Hillary Clinton delivers the Romanes Lecture at the Sheldonian Theatre, Oxford. PRESS ASSOCIATION Photo. Picture date: Monday June 25, 2018. The Romanes Lecture is the annual public lecture of the University of Oxford. Photo credit should read: Steve Parsons/PA Wire

WASHINGTON – L’amministrazione di Donald Trump ha rilanciato la spinosa inchiesta sulle email di Hillary Clinton. Caso che aveva pesato sulla campagna elettorale della candidata democratica nelle presidenziali del 2016. Lo rivela il Washington Post (WP). Clinton era stata accusata allora di avere utilizzato un server di posta elettronica privato quando era segretaria di Stato, fra il 2009 e il 2013, anziché il server governativo messo in sicurezza attraverso il quale avrebbe dovuto inviare tutte le sue email.

Le accuse a Hillary Clinton

Qualche giorno prima delle elezioni, l’Fbi aveva deciso di non perseguire Clinton anche se il direttore dell’epoca del Bureau, James Comey, aveva sottolineato che aveva dato prova di “estrema negligenza”. Trump se ne era servito come argomento contro la rivale in campagna elettorale, accusandola di essere disonesta. Hillary Clinton, dal canto suo, ha assicurato che questa indagine era stata una delle ragioni principali della sua sconfitta nel 2016.

Secondo il Washington Post, che cita diversi responsabili coperti dall’anonimato, l’indagine è stata lanciata all’inizio del 2018. E poi è stata progressivamente abbandonata, prima di essere rilanciata ad agosto del 2019. A proposito delle email gli inquirenti del dipartimento di Stato hanno contattato 130 impiegati del ministero, ex o attuali.

Il rilancio dell’inchiesta

Il rilancio dell’inchiesta “non ha niente a che vedere con chi si trova alla Casa Bianca”, ha assicurato un responsabile del dipartimento di Stato. Affermando che “si tratta solo del tempo che si impiega per ripercorrere milioni di email, ci sono voluti tre anni e mezzo”. Ma un ex funzionario dell’amministrazione Usa stima dal canto suo che si tratti di un modo per i repubblicani di “mantenere in vita il problema delle email di Clinton”. Mentre si avvicinano le elezioni presidenziali del 2020 e Trump è minacciato da una procedura di impeachment che potrebbe portare alla sua destituzione.

(LaPresse/AFP)

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