WASHINGTON – Potrebbe essere la svolta. Il candidato alla Corte Suprema Brett M. Kavanaugh e la donna che lo ha accusato di averla aggredito sessualmente anni fa, testimonieranno pubblicamente davanti al Senato lunedì, dando vita ad un’audizione potenzialmente drammatica e politicamente pericolosa che potrebbe determinare il destino della sua nomina.
Kavanaugh continua a negare
Il giudice conservatore, indicato da Donald Trump come presidente della Corte Suprema, continua a negare si è detto pronto a difendersi.
“Sono pronto a parlare con la commissione Giustizia del Senato per confutare queste accuse di eventi risalenti a 36 anni fa e difendere la mia integrità”, ha affermato in una breve dichiarazione rilasciata dalla Casa Bianca.
E intanto c’è chi chiede, e non solo tra i democratici, il rinvio del voto, in programma il prossimo 20 settembre, quando la commissione deciderà se raccomandare Kavanaugh al resto dei senatori, che avranno l’ultima parola sulla candidatura.
I fatti
I fatti sarebbero avvenuti in un’estate all’inizio degli anni ’80. Questo il racconto di Blasey Ford: Kavanaugh era insieme ad un amico, entrambi erano ubriachi, i due la spinsero in una camera da letto durante un party in una abitazione e lì la molestarono.
La donna ha spiegato che Kavanaugh, mentre il suo amico guardava, la costrinse a sdraiarsi sul letto e la “palpeggiò”, “strofinò” il suo corpo sopra di lei e tentò goffamente di toglierle il costume da bagno. La stessa Ford ha aggiunto che Kavanaugh le coprì la bocca per non farla urlare, ma lei comunque riuscì a divincolarsi e a scappare.