WASHINGTON – L’inviato speciale degli Usa in Ucraina Kurt Volker ha rassegnato le dimissioni, dopo essere stato convocato dal Congresso. Nell’ambito delle indagini sul procedimento di impeachment contro il presidente Usa Donald Trump. Lo ha rivelato una fonte, che ha richiesto l’anonimato. E che ha confermato le dimissioni, rivelate per la prima volta dal giornale studentesco dell’Università dell’Arizona, dove Volker dirige un istituto.
Secondo le indagini, in una telefonata, Trump ha detto a Zelensky che lo avrebbe fatto contattare dal ministro della Giustizia William Barr e dal suo avvocato personale Rudy Giuliani. Quest’ultimo emerge come figura chiave. In una serie di interviste ha detto di avere incontrato, fra l’altro, cinque attuali ed ex procuratori ucraini. Giuliani sostiene che il dipartimento di Stato era al corrente di tutti i contatti da lui avuti con funzionari di Kiev. In particolare, riferisce che il 19 luglio scorso l’inviato speciale Usa per l’Ucraina, Kurt Volker, lo contattò a proposito del fatto che avrebbe dovuto mettersi in contatto con uno dei principali consiglieri del presidente ucraino Zelensky, Andriy Yermak. Secondo il racconto dell’avvocato di Trump alla Cnn, dopo almeno due telefonate fra Giuliani e Yermak, i due si incontrarono a Madrid il 1° agosto.
(LaPresse/AFP)