WASHINGTON – Il Parlamento del Missouri ha adottato oggi una legge molto restrittiva sull’aborto, seguendo la strada gà tracciata da diversi Stati Usa conservatori come l’Alabama o la Georgia, che vogliono far arrivare la questione alla Corte suprema per affrontarla a livello nazionale. La legge adottata in Missouri vieta ai medici di praticare le interruzioni volontarie di gravidanza dopo l’ottava settimana, cosa per cui vengono previste pene fino a 15 anni di carcere. Eccezioni sono previste in caso di emergenza medica, ma non per le vittime di stupro o incesto. Il testo deve ancora essere promulgato dal governatore repubblicano Mike Parson, falco che si oppone al diritto all’aborto e che recentemente si è vantato su Twitter del calo da 20mila a 3mila del numero di interruzioni di gravidanza realizzate ogni anno nel suo Stato.
La questione
La legge dovrebbe essere annullata rapidamente dai tribunali, perché contravviene alla sentenza emblematica della Corte suprema Roe V. Wade, che nel 1973 legalizzò il diritto all’aborto. Ma l’obiettivo del Missouri, Stato rurale e religioso del centro del Paese, è di presentare ricorso fino alla Corte suprema, per convincere la più alta Corte del Paese a tornare indietro su questa decisione. Nella stessa logica l’Alabama ha adottato una legge che vieta ogni aborto, salvo in caso di pericolo di vita per la madre, introducendo pene fino a 99 anni di carcere per i medici. Nonostante le minacce di boicottaggio da parte di Hollywood, la Georgia, dove si girano molte riprese, aveva precedentemente vietato le interruzioni volontarie di gravidanza da quando inizia a poter essere rilevato il battito cardiaco del feto, cioè intorno alla sesta settimana di gravidanza, uno stadio in cui la maggior parte delle donne ancora non sa di essere incinta.
LaPresse
