WASHINGTON – Gli Stati Uniti hanno in programma di ridurre significativamente la propria presenza militare nell’Africa occidentale, o addirittura di ritirare completamente le truppe coinvolte nella lotta contro il terrorismo. Lo riferisce il New York Times. Citando funzionari americani secondo cui la questione è al momento discussa all’interno del Ministero della Difesa, nell’ambito di una riassegnazione generale delle truppe americane, e nessuna decisione verrà presa prima di gennaio.
Il ministro della Difesa Mark Esper vuole rivedere lo stanziamento americano nel mondo. Disimpegnandosi dalle missioni antiterrorismo per concentrarsi meglio sulle sue due priorità, Cina e Russia.
Il primo passo in questa riduzione delle operazioni esterne riguarderebbe l’Africa. Dove gli Stati Uniti hanno tra i 6.000 e i 7.000 soldati nell’ovest del continente ma anche nell’est, specialmente in Somalia. Un ritiro americano dall’Africa occidentale sarebbe un duro colpo per le forze francesi. Che stanno combattendo gruppi jihadisti in Mali, Niger e Burkina Faso, osserva il New York Times. Il supporto di Washington a queste operazioni, compresi intelligence e logistica, costa al Pentagono circa 45 milioni di dollari all’anno.
(LaPresse)