MILANO – “In tutto il paese, i genitori mettono a letto i loro figli, leggono storie, cantano ninne nanne e, in fondo alla loro mente, sono preoccupati per quello che potrebbe succedere l’indomani, quando avranno lasciato i figli a scuola o li avranno portati a fare la spesa negozio o in qualsiasi altro spazio pubblico. Michelle ed io siamo addolorati con le famiglie di Uvalde, che stanno vivendo un dolore che nessuno dovrebbe sopportare. Siamo anche arrabbiati. Quasi dieci anni dopo Sandy Hook, e dieci giorni dopo Buffalo, il nostro Paese è paralizzato, non dalla paura, ma da una lobby armata e da un partito politico che non hanno mostrato alcuna volontà di agire in alcun modo che possa aiutare a prevenire queste tragedie”. Lo ha affermato l’ex presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, in una dichiarazione diffusa attraverso i social media dopo che un 18enne ha ucciso a colpi d’arma da fuoco almeno 19 bambini e due adulti in una scuola primaria di Uvalde, in Texas. “È passato molto dal momenti in cui si già doveva agire, con qualsiasi tipo di azione”, ha aggiunto.
(LaPresse)