CHICAGO – Dopo cinque anni di battaglie legali, timori di gentrificazione e un esame federale, l’ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama e la ex first lady Michelle Obama partecipano alla cerimonia di posa della prima pietra dell’Obama Presidential Center. La costruzione è iniziata lo scorso mese a Jackson Park, a Chicago, e sarà conclusa in cinque anni. Si trova lungo il lago Michigan, vicino alla casa degli Obama, dove l’ex presidente ha cominciato la carriera politica. All’evento, trasmesso in streaming, partecipanno la sindaca di Chicago Lori Lightfoot e il governatore dell’Illinois, J.B. Pritzker. In un video annuncio, Obama ha detto: “Con il vostro aiuto, renderemo questo centro un catalizzatore per le opportunità economiche, una destinazione nel South Side per una nuova classe mondiale e una piattaforma per i giovani per far partire il cambiamento”. Il centro presidenziale, che si estenderà su quasi 8 ettari del Jackson Park, ospiterà una biblioteca unica: tutti i testi saranno disponibili in formato digitale. Nel campus ci saranno inoltre un museo, un ramo della biblioteca pubblica, un centro atletico, un laboratorio di cucina e un’area da gioco per i bambini.
Il costo iniziale del centro era di 500 milioni di dollari, ma secondo i documenti della Fondazione Obama, rilasciati lo scorso mese, si aggira ora intorno agli 830 milioni, a partire da donazioni private. Il progetto è stato ritardato per motivi legali, perché il Jackson Park si trova tra i siti storici protetti dal Registro nazionale dei luoghi storici. I residenti neri del posto temevano invece che il centro mandasse in fumo anni di battaglie sociali, tra cui quella di alloggi a prezzi abbordabili. Chicago è stata scelta perché è qui che l’ex presidente ha insegnato legge, la coppia si è sposata e ha cresciuto le figlie. Inoltre, Michelle Obama è cresciuta nel South Side. “Quando abbiamo progettato il Centro, abbiamo voluto restituire qualcosa a un luogo che ci ha dato così tanto”, ha dichiarato la ex first lady in un video.
LaPresse
