Washington (LaPresse/AFP) – Il segretario di Stato americano Mike Pompeo ha promesso che gli Stati Uniti “faranno rispettare le sanzioni” reimposte contro l’Iran dopo che il presidente Donald Trump si è ritirato dall’accordo sul nucleare del 2015. A partire da martedì il governo iraniano non potrà più acquistare banconote statunitensi. Le transazioni finanziarie saranno bloccate così come quelle sulle importazioni. Pompeo ha detto che le pressioni su Teheran hanno lo scopo di “respingere l’attività maligna iranianai”. Aggiungendo che gli iraniani “non sono contenti del fallimento della loro leadership nel mantenere le promesse economiche fatte loro”. “Questo – ha precisato – riguarda l’insoddisfazione degli iraniani nei confronti del loro governo”.
L’Iran si prepara alle sanzioni degli Usa dopo l’uscita dall’accordo nucleare
Nuove sanzioni saranno attive nei confronti dell’Iran da martedì. Cementando la linea dura scelta dal presidente americano Donald Trump con l’uscita dall’accordo sul nucleare iraniano siglato con le potenze mondiali del gruppo 5+1 nel 2015. Mentre già affrontano le conseguenze del crollo della moneta nazionale, gli iraniani si domandano quale sarà la prossima mossa degli Usa e quale sia la loro strategia di lungo termine. Washington ha detto di voler portare la “massima pressione” su vari settori iraniani dal 6 agosto, sul settore energetico dal 4 novembre.
Dalle 06.01 di martedì, il governo di Teheran non potrà più comprare banconote americane e pesanti sanzioni colpiranno le industrie iraniane. Trump, dopo mesi di dura retorica, la scorsa settimana ha proposto di incontrare l’omologo Hassan Rohani “in qualsiasi momento”, senza precondizioni. Questo mentre il segretario di Stato, Mike Pompeo, ha lasciato intendere che sarebbe favorevole a un cambio di regime a Teheran. Che è noto sarebbe visto di buon occhio anche dal consigliere alla Sicurezza nazionale di Trump, John Bolton.