WASHINGTON (LaPresse/AFP) – Visibilmente irritato per il fatto di dovere rinunciare alla grande parata militare che avrebbe voluto organizzare a Washington, Donald Trump ha annunciato che si recherà a Parigi per la sfilata dell’11 novembre. In occasione delle commemorazioni per i 100 anni dalla fine della Prima guerra mondiale. E ha addossato alle autorità di Washington la responsabilità della mancata parata.
L’ira di Donal Trump
Tutto è cominciato con l’annuncio ufficiale del Pentagono: la parata voluta da Trump per il 10 novembre 2018 slitta, forse al 2019. Costi troppo alti: un funzionario Usa ha spiegato ad AFP giovedì che il costo era più che triplicato rispetto alla stima iniziale annunciata dalla Casa Bianca a febbraio. Passando da un budget fra 10 e 30 milioni di dollari ad almeno 92 milioni di dollari. A questo punto la Legione americana, potente associazione di ex soldati, ha fatto sentire la sua voce. “Pensiamo che i soldi di una parata potrebbero essere spesi meglio finanziando il ministero dei Veterani e donando ai nostri soldati e alle loro famiglie la migliore assistenza possibile”.
Il presidente Usa ha dovuto rinunciare alla parata
Il presidente, allora, ha dovuto rinunciare a realizzare il desiderio che gli era sorto dopo avere assistito nel 2017 a Parigi alla parata del 14 luglio sugli Champs-Elysees, allora ospitato dal presidente francese Emmanuel Macron. Comunicando la notizia su Twitter non ha mancato di lasciar trasparire la propria insofferenza: accusando “i politici locali che gestiscono Washington D.C. (male)”, il tycoon ha scritto che “quando abbiamo chiesto loro di darci un prezzo per tenere una grande parata militare di celebrazione, volevano una cifra così assurdamente alta che l’ho cancellata”.
L’insofferenza sui social
Ma “mai lasciare che qualcuno ti faccia perdere tempo!”, ha twittato il presidente Usa, annunciando appunto che “al posto di questa parata, io parteciperò alla grande parata già in programma alla Andrews Air Force Base in una data diversa e andrò alla parata di Parigi, per celebrare la fine della Guerra, l’11 novembre”.
La parata slitta probabilmente al 2019
Poi ha concluso: “Forse faremo qualcosa a D.C. l’anno prossimo, quando i costi scenderanno di molto. Ora possiamo comprare più jet”. Sempre su Twitter è giunta la replica della sindaca di Washington, la democratica Muriel Bowser: “Sì, sono Muriel Bowser, sindaco di Washington DC, la politica locale che alla fine ha affrontato la star del reality che è alla Casa Bianca con le realtà (21,6 milioni di dollari) delle parate/eventi/manifestazioni nell’America di Trump (triste)“, ha cinguettato riprendendo ironicamente l’aggettivo “triste” usato dal tycoon nei suoi tweet a proposito dei suoi oppositori e detrattori.
Il modello francese
In occasione delle commemorazioni dell’11 novembre, Macron ha invitato oltre 80 leader mondiali e rappresentanti di organizzazioni internazionali. La cerimonia principale si terrà all’Arco di trionfo a Parigi e, ha fatto sapere l’Eliseo, verrà organizzato anche un ‘Forum di Parigi sulla pace’.