WASHINGTON – Se il muro contro il Messico si farà non sarà con i soldi del Pentagono: ancora uno schiaffo all’amministrazione di Donald Trump, che vede negarsi l’accesso ai fondi dell’esercito per il completamento della barriera anti-migranti. La nona sezione della Corte d’Appello ha votato contro la richiesta del Dipartimento di Giustizia per la rimozione di un ingiunzione giudiziaria per bloccare la manovra monetaria di Trump. L’amministrazione del tycoon aveva infatti l’intenzione di superare il tetto di spesa di 8 miliardi di dollari, deviando 4 miliardi di dollari dal Pentagono. Contrariamente però alla decisione del Congresso di concedergli soltanto una frazione della somma.
Spostare i fondi dalla difesa alla sicurezza nazionale, i giudici: “Una violazione delle prerogative del Congresso”
A spiegare la motivazione della corte i giudici Richard Clifton e Michelle Friedland. Che in un rapporto di 75 pagine spiegano come lo spostamento dei fondi dal dipartimento della difesa a quello della Sicurezza Nazionale sia, a tutti gli effetti, una violazione delle norme federali. Negli Stati Uniti soltanto il Congresso, il corrispettivo del nostro parlamento, ha il potere di stanziare fondi. “Secondo la ‘clausa di appropriazione’ è il Congresso a prendere decisioni su come spendere i soldi dei contribuenti – spiegano i magistrati. “Non c’è intenzione di stanziare i fondi per la costruzione delle barriere al confine che il governo ha intenzione di costruire. Probabilmente non ritenendola un’emergenza nazionale. Non sta a noi prendere una decisione differente” ha concluso.
Il procuratore generale della California: “Il presidente Trump non è al di sopra della legge”
E’ con favore che le parti contrarie alla costruzione del muro guardano alla decisione della Corte d’Appello. “Oggi, ancora una volta, la corte ha respinto il tentativo illegale del presidente Trump di arraffare soldi per costruire un inutile muro di confine. – ha dichiarato il procuratore generale della California Xavier Becerra – Il presidente non è al di sopra della legge a non può ignorare i principi costituzionali e le leggi del nostro Paese”.