Si chiama Ryan Wesley Routh, 58 anni, l’uomo che ieri ha attentato alla vita dell’ex presidente americano Donald Trump mentre giocava a golf a Palm Beach. Dietro di sé ha lasciato un fucile di tipo AK con un mirino, due zaini appesi a una recinzione e una videocamera GoPro. Lo riportano i principali media Usa, secondo cui l’uomo ha frequentato la North Carolina Agricultural and Technical State University e si è trasferito alle Hawaii nel 2018. Per la Cnn, inoltre, Routh è un sostenitore della causa ucraina avendo più volte postato sui suoi profili social commenti sulla guerra e avendo tentando anche di reclutare soldati afghani, in fuga dai Talebani, per combattere al fianco delle forze di Kiev. Dai registri online del Dipartimento di Correzione per Adulti della Carolina del Nord è emerso che il 58enne era stato condannato nel 2002 per possesso di un’arma di distruzione di massa. E in un articolo di 24 anni fa del quotidiano News&Record si legge dell’arresto di un uomo con lo stesso nome, avvenuto dopo tre ore di stallo con la polizia. Quando gli agenti avevano tentato di arrestarlo, infatti, l’uomo aveva impugnato una pistola e si era barricato all’interno di un’azienda di tetti. Secondo i documenti, si trattava dell’azienda di cui era proprietario.