Usa, Trump accetta la nomination: “Tra quattro mesi una grande vittoria”

Il tycoon chiude la convention di Milwaukee e ricorda l'attentato a Butler: "Dio è stato dalla mia parte"

Donald Trump ha formalmente accettato la nomination del Partito Repubblicano come candidato alla presidenza degli Stati Uniti, facendo un appassionato discorso alla convention di Milwaukee. Tra gli applausi dei sostenitori, Trump ha dichiarato: “Tra quattro mesi avremo una grande vittoria”, e ha aggiunto il desiderio di essere “il presidente di tutta l’America, non solo di una metà”.

L’ex presidente ha raccontato un episodio drammatico avvenuto a Butler, in Pennsylvania, dove un giovane di 20 anni ha attentato alla sua vita. “Dio è stato dalla mia parte”, ha affermato, sottolineando che avrebbe parlato dell’incidente solo una volta per il dolore che gli causava.

Sul palco della convention sono saliti anche i membri della famiglia Trump, inclusa la moglie Melania e la figlia Ivanka, che da tempo non apparivano in pubblico con lui. Anche il candidato alla vice presidenza JD Vance e sua moglie Usha Chilukuri hanno salutato la folla.

Trump ha dedicato una parte significativa del suo discorso alla politica estera, con particolare attenzione alla guerra in Ucraina e al conflitto in Medio Oriente. “Con Bush presidente, la Russia ha invaso la Georgia, con Obama presidente la Russia ha invaso l’Ucraina, con questa amministrazione la Russia vuole conquistare l’Ucraina, ma con me presidente la Russia non ha invaso nessuno”, ha affermato. Ha anche lanciato un avvertimento ad Hamas: “Rivogliamo indietro i nostri ostaggi prima del mio nuovo mandato o pagherete un caro prezzo”.

Il tema dell’immigrazione non è mancato nel discorso di Trump, che ha promesso di fermare quella che ha definito “l’invasione al confine sud”. Ha dichiarato che, se rieletto, le sue prime azioni saranno “trivellare” nuovi pozzi petroliferi e “chiudere il confine”.

Con queste dichiarazioni, Donald Trump ha delineato una visione chiara della sua agenda politica, puntando su sicurezza nazionale, indipendenza energetica e una forte posizione in politica estera. La strada verso le elezioni si preannuncia intensa e combattuta, con Trump deciso a riprendere il suo posto alla Casa Bianca.

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