Vacanze, a settembre attesi 13 milioni di turisti

A settembre sono attesi in alberghi, campeggi e strutture ricettive complementari più di 13 milioni di turisti. Il flusso è in costante crescita: negli ultimi dieci anni (2017/2008) gli arrivi sono aumentati di oltre il 36%, +52,7% per gli stranieri.

Claudio Furlan / Lapresse
Milano, 26 ago. (LaPresse) – A settembre sono attesi in alberghi, campeggi e strutture ricettive complementari più di 13 milioni di turisti. Il flusso è in costante crescita: negli ultimi dieci anni (2017/2008) gli arrivi sono aumentati di oltre il 36%, +52,7% per gli stranieri. Mentre +18,8% per gli italiani. Il 21,1% degli italiani che andranno o sono andati in vacanza durante questa estate, secondo quanto emerge da un’indagine realizzata da Federalberghi. Ciò con il supporto tecnico dell’istituto Acs Marketing Solutions, farà almeno un giorno di vacanza nel corso del mese di settembre. Si tratta di un dato in netta crescita rispetto al 14,9% del 2017 e al 13,9% del 2016. Per il 19,5% si tratterà della vacanza principale (contro il 12,4% del 2017 e il 9,2% del 2016), mentre gli altri si concederanno un supplemento di relax durante i weekend.

le previsioni

“Gli italiani stanno imparando a sfruttare i vantaggi della vacanza a settembre – sottolinea il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca –, tra cui spiccano la bellezza dei posti senza affollamento e senza code. Inoltre con la possibilità di usufruire di prezzi più competitivi”. Nel mese di settembre le imprese del turismo danno lavoro a quasi 1.160.000 lavoratori, che scendono a quasi 930mila a novembre. “Se si riuscisse a prolungare la stagione di due mesi – continua Bocca – si produrrebbe un aumento immediato dell’occupazione, con effetti concreti per quasi duecentotrentamila persone, in massima parte di giovane età. Più del 71% ha meno di quarant’anni e più del 47% meno di trenta”. La Germania è di gran lunga il principale mercato per il turismo italiano, con 1,9 milioni di arrivi a settembre, seguita da Stati Uniti (662mila arrivi), Francia e Regno Unito (482mila a testa), Svizzera (380mila).

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