Vaccinazioni, è caos Open Day

L’Asl Napoli 2 Nord fa dietrofront sulla somministrazione di AstraZeneca ai giovani. Il Cts e il sottosegretario Sileri ‘ammoniscono’ la Regione: “In Italia è preferenzialmente raccomandato per soggetti sopra i 60 anni”

E’ caos Open Day in Campania. Quella che sembrava essere una panacea per velocizzare la somministrazione dei vaccini alla popolazione, senza più distinzioni d’età, adesso sta provocando confusione e disagi.
Oggi, infatti, era previsto un Open Day AstraZeneca dalle 19 alle 23 per gli hub vaccinali dell’Asl Napol 2 Nord. Chiunque avrebbe potuto sottoporsi alla somministrazione in 9 centri vaccinali: Pozzuoli (palasport), Bacoli, Giugliano (scuola Montalcini), Villaricca, Mugnano, Acerra, Frattaminore, Cardito e Afragola. Per accedere non serviva alcuna registrazione o prenotazione ma solo dimostrare di essere residenti sul territorio di competenza dell’Asl Napoli 2 Nord e avere più di 18 anni.
Ieri sera, però, è arrivato il cambio di programma. In pratica l’Asl Napoli 2 Nord ha annullato l’Astra Day di oggi a seguito di “riflessioni sulla somministrazione del vaccino anglo-svedese ai più giovani”. Riflessioni che hanno convinto l’azienda sanitaria a sostituire il vaccino AstraZeneca con Moderna e Pfizer. Sono 4mila le dosi a disposizione e bisognerà prenotarsi questa mattina attraverso un link che verrà reso noto sempre oggi dall’Asl Napoli 2 Nord attraverso i propri canali ufficiali. Insomma, caos totale.
La decisione presa ieri sera dall’Asl Napoli 2 Nord che certamente è stata accolta in maniera preoccupante visto che si è deciso all’improvviso di cambiare idea, ‘scaricando’ AstraZeneca e ciò non depone certamente bene nei confronti dei prossimi Open Day o, comunque, fa preoccupare chi si è sottoposto alla somministrazione di questo vaccino.
Sugli Open Day però ci sono critiche, soprattutto per quel che riguarda la somministrazione indiscriminata, per quel che riguarda l’età, dei vaccini a vettore virale, quindi AstraZeneca e Johnson&Johnson, raccomandati dall’Aifa per gli over 60. Un gruppo di medici vaccinatori si è detto contrario ad aprire ai più giovani la somministrazione di questi vaccini perché “ai soggetti minori di 40 anni, in particolare di sesso femminile, potrebbe comportare più rischi che benefici, causando anche raramente complicanze potenzialmente mortali”. E anche dal Comitato Tecnico Scientifico è chiamato, nei prossimi giorni, a pronunciarsi sulla strategia vaccinale, soprattutto per i giovani. Sostanzialmente gli Open Day AstraZeneca sono sotto esame. Lo stesso sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri apre a limiti di età non inferiori ai 30 o ai 40 anni. Dal coordinatore del Cts Franco Locatelli è arrivato un ‘monito’ alla Regione Campania, che ha avviato gli AstraDay senza tener conto dell’età dei pazienti: “In Italia il vaccino di AstraZeneca è preferenzialmente raccomandato per i soggetti sopra i 60 anni di età”.
Sempre domani è previsto a Napoli un Open Day Pfizer organizzato dall’Asl Napoli 1 Centro. I centri coinvolti saranno la Mostra d’Oltremare, il Museo Madre, la Stazione Marittima, la Fagianeria Real Bosco di Capodimonte, l’hangar Atitech e il centro vaccinale itinerante di Villa Floridiana. In questo caso gli unici che potranno sottoporsi all’inculazione della dose saranno i residenti nella città di Napoli. In questo caso, però, per accedere alla somministrazione è stato necessario prenotarsi e ricevere sms ed email.
Nel frattempo è stato avviato l’hub vaccinale per le attività produttive che ha sede nel Centro Servizi di Caivano, situato all’interno della zona industriale di Pascarola. Qui la somministrazione dei vaccini è riservata ai dipendenti delle aziende che si trovano negli agglomerati Asi della provincia di Napoli. Sei le postazioni previste, con una capacità di oltre 300 vaccini al giorno.
Intanto in Terra di Lavoro chiudono i reparti Covid. A Caserta, infatti, sono state sospese le attività dell’ospedale modulare per il Covid realizzato nei pressi dell’Azienda Ospedaliera “Sant’Anna e San Sebastiano” per mancanza di pazienti. L’ospedale modulare venne voluto dalla Regione ed era attivo dall’ottobre dello scorso anno, accogliendo solo malati gravi che necessitavano di cure di terapia intensiva. Durante la seconda ondata, quella scattata dopo l’estate di un anno fa, è arrivato ad ospitare fino a 16 degenti contemporaneamente. Da qualche giorno ormai non c’erano più pazienti e quindi il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera casertana Gaetano Gubitosa ha deciso di disattivare l’ospedale modulare per non tenere fermo personale che può essere impiegato per fornire ulteriori e migliori servizi ai pazienti. Ieri anche l’ospedale di Caserta è diventato ‘Covid free’ visto che è stata dimessa l’ultima paziente ricoverata per il virus.

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