Vaccini, Iss: “Protezione resta alta anche con la variante Delta”

"Questo risultato indica che nella fase epidemica alfa, nel gruppo dei vaccinati con ciclo completo il rischio di contrarre l’infezione si riduceva circa dell’89% rispetto a quello tra i non vaccinati, mentre si osserva una riduzione del rischio per i vaccinati nel periodo delta pari a circa il 76% rispetto ai non vaccinati".

Foto Cecilia Fabiano/ LaPresse

ROMA – “L’efficacia complessiva della vaccinazione completa nel prevenire l’infezione nel periodo con circolazione dominante della variante alfa è pari al 88,6% (95% IC: 88,4%-88,8%), mentre, in linea con la letteratura nazionale 5 e internazionale 6, si osserva una riduzione dell’efficacia complessiva nel periodo con circolazione prevalente della variante delta (75,8% 95%IC: 75,6%-76,0%)”. Lo riporta l’Istituto Superiore di Sanità nel report esteso aggiornato sul Covid pubblicato oggi.

“Questo risultato indica che nella fase epidemica alfa, nel gruppo dei vaccinati con ciclo completo il rischio di contrarre l’infezione si riduceva circa dell’89% rispetto a quello tra i non vaccinati, mentre si osserva una riduzione del rischio per i vaccinati nel periodo delta pari a circa il 76% rispetto ai non vaccinati. Siccome le stime riportate sono basate su un modello statistico, ciascuna stima ha un livello di incertezza espresso dall’intervallo di confidenza, il quale indica che verosimilmente (con il 95% di probabilità) il valore reale dell’efficacia, nella fase epidemica delta, è compreso tra 75,6%-76,0%. In generale, sebbene si osserva una diminuzione dell’efficacia nella fase epidemica delta, l’efficacia preventiva nei confronti di ricoveri (92% fase delta vs 95% fase alfa), terapie intensive (95% fase delta vs 97% fase alfa) e decessi (91% fase delta vs 96%) rimane alta”.

LaPresse

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