Vaccini, Kompatscher: “In Alto Adige c’è un no testardo, ora una legge per le restrizioni”

L'intervento del presidente della Provincia di Bolzano

Arno Kompatscher (Foto Claudia Fornari/LaPresse)

ROMA – “Da settimane noi chiediamo al governo di intervenire consentendoci di adottare misure restrittive a livello locale. La quarta ondata sta arrivando da Nord, dai Paesi dove le temperature sono più basse e si sta all’interno, noi siamo stati i primi ad essere colpiti anche perché, questo va detto, abbiamo un basso tasso di vaccinazioni e siamo stati indisciplinati. Adesso però nella Conferenza delle Regioni c’è una linea condivisa più o meno da tutti, indipendentemente dal colore politico. Il presidente Fedriga ha ricevuto un mandato chiaro. non possiamo stare fermi a guardare la situazione che peggiora”. Lo dice in un’intervista al Corriere della Sera il presidente della Provincia di Bolzano Arno Kompatscher di fronte al drammatico aumento dei contagi che ieri ha spinto l’Europa a inserire l’Alto Adige tra le zone rosso scuro.

I desiderata dei governatori sono chiari: “anticipare la terza dose per tutti, dare la possibilità ai governatori di adottare misure restrittive come l’obbligo di mascherina all’aperto anche prima che scatti la zona gialla o che arrivino nuovi lockdown totali. E, terzo, fare in modo che eventuali restrizioni future non ricadano su chi è vaccinato”. Una vaccinazione che in Alto Adige va a rilento rispetto al resto d’Italia. “Si è vero purtroppo e, a noi che non siamo abituati ad essere in fondo alla classifica, dispiace molto. Ma anche qui la grande maggioranza si è vaccinata, purtroppo c’è una resistenza già da prima del Covid. In generale il mondo germanofono è più scettico. Poi si dice anche che i tirolesi sono testardi e non si fanno comandare, anche Andreas Hofer (condottiero tirolese di fine Settecento, ndr) a suo tempo si oppose ai vaccini portati dai francesi”.

(LaPresse)

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