Vaccini, Kyriakides: “Ue aperta al dialogo ma intanto gli Usa sblocchino l’export”

L'intervento della commissaria Ue alla Salute

Stella Kyriakides (Kenzo Tribouillard, Pool via AP)

ROMA – “Siamo pronti a discutere tutte le proposte per affrontare questa crisi in modo pragmatico. Ma per il momento, essendo noi una regione che esporta vaccini su vasta scala, ci teniamo a sottolineare che è importante assicurare che i farmaci raggiungano ogni angolo del mondo il più presto possibile. Per questo chiediamo agli altri Paesi che producono vaccini di consentirne l’esportazione e di evitare misure che possano danneggiare le catene di approvvigionamento”. Lo afferma Stella Kyriakides, commissaria Ue alla Salute, intervistata da ‘La Stampa’ dopo che l’amministrazione americana si è schierata con India e Sudafrica per chiedere la liberalizzazione dei brevetti dei vaccini anti-Covid.

L’Ue, spiega Kyriakides, “ha sostenuto un approccio multilaterale per assicurare la fornitura di vaccini ovunque ed è per questo che siamo stati i principali promotori di un’accelerazione attraverso il programma Covax. Siamo il primo donatore in termini di esportazioni verso gli altri Paesi. Abbiamo esportato 200 milioni di dosi”. Riguardo al tema dell’acquisto dei vaccini, poi, la commissaria Ue alla Salute parla “più che di errori”, “di lezioni apprese”. “La pandemia si è mossa molto rapidamente – ricorda – e a volte l’industria non è riuscita a stare al passo. Per questo nella strategia sulle terapie dovremo avere un approccio globale e affrontare ogni passo per fare in modo che la capacità produttiva permetta di far arrivare i farmaci ai cittadini il più presto possibile dopo la loro autorizzazione”.

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