MILANO – Le segnalazioni gravi di sospetta reazione avversa, dal 27 dicembre scorso al 26 marzo, corrispondono al 7,1% del totale, con un tasso di 36 eventi gravi ogni 100.000 dosi somministrate. Indipendentemente dal tipo di vaccino, dalla dose (prima o seconda) e dal possibile ruolo causale della vaccinazione. Lo fa sapere l’Agenzia italiana del farmaco, che ha pubblicato il terzo Rapporto di farmacovigilanza sui vaccini Covid-19.
Le dosi somministrate
La maggior parte delle segnalazioni sono relative al vaccino di Pfizer-BioNTech, Comirnaty (81%), finora il più utilizzato nella campagna vaccinale (68% delle dosi somministrate). Con un aumento delle segnalazioni per il vaccino Vaxzevria di AstraZeneca (17%) a seguito dell’incremento dell’uso di questo vaccino (27% delle dosi somministrate). Le segnalazioni relative al vaccino Moderna rappresentano invece il 2% del totale e sono proporzionali al numero più limitato di dosi somministrate (5%).
Gli eventi segnalati
Gli eventi segnalati, sottolinea l’Aifa, insorgono prevalentemente lo stesso giorno della vaccinazione o il giorno successivo (87% dei casi). Per tutti i vaccini gli eventi avversi più segnalati sono febbre, cefalea, dolori muscolari/articolari, dolore in sede di iniezione, brividi e nausea. In linea con le informazioni note sui vaccini finora utilizzati in Italia.
(LaPresse)