Vaccini obbligatori nelle scuole, De Luca in pressing sul governo

NAPOLI – Circola da giorni, si fanno battute, ma nessuno ha il coraggio di pronunciarla in maniera diretta. La parola obbligo accanto al verbo vaccinarsi è un tabù che sta cadendo un giorno alla volta. E ieri Vincenzo De Luca ha risposto a una domanda sul tema: “Vaccini obbligatori a scuola in Regioni con percentuali di immunizzazioni basse? Io sono assolutamente d’accordo per renderlo obbligatorio per il personale. Grazie a Dio in Campania il problema non ce l’abbiamo perché si sono vaccinati tutti e li ringrazio nuovamente perché hanno dimostrato una straordinaria responsabilità”. Un segnale lanciato al governo di Mario Draghi che comincia a essere pressato da più parti su questo tema, anche se al proprio interno ha una Lega che da questo orecchio non ci sente. De Luca insiste e minaccia altre restrizioni: “Facciamo altre dieci ordinanze per rendere obbligatorie dieci mascherine, anche sulle orecchie. Quando diciamo che chi si vaccina è immunizzato per il 92% al massimo, dobbiamo sapere che anche con la seconda dose c’è un 10% che si contagia. Il vantaggio è che chi è immunizzato non va in terapia intensiva e non ha problemi seri, ma contagia a sua volta gli altri, quindi l’uso della mascherina dev’essere obbligatorio sempre anche quando si è vaccinati per la tutela propria e degli altri. Mettetevi la mascherina sempre anche se siete vaccinati, manteniamo la prudenza senza ascoltare le stupidaggini che ogni tanto arrivano da no Vax sotto Vax e pippe varie. Non facciamo ricreazione in queste settimane altrimenti la paghiamo a ottobre. Le scuole? – aggiunge – faremo un punto a inizio settembre, se sarà necessario aspettare un’altra settimana per aprire le scuole lo faremo, l’importante è completare la campagna di vaccinazione in modo tale che i ragazzi potranno tornare a scuola in grande tranquillità”.

Ma nonostante De Luca provi a minimizzare, la situazione in Campania si fa critica. Calabria, Campania e Sicilia, rispettivamente con il 6%, il 5% e il 7% sono le regioni che hanno una percentuale maggiore di posti letto in reparto occupati da pazienti Covid, a fronte di una media nazionale del 3%. Il monitoraggio dell’Agenas rivela quanto l’autunno potrebbe essere un incubo. E stavolta anche il governo apre all’obbligo di vaccinarsi per i più giovani e per il personale docente: “L’obiettivo finale è portare in presenza tutti. Ne va del benessere sociale e personale dei nostri ragazzi – ha detto il commissario alla campagna vaccinale Francesco Paolo Figliuolo – Sull’obbligo vaccinale ai docenti sono riflessioni che devono essere prese a livello di cabina di regia e di Consiglio dei Ministri. In questo momento non sono in grado di dirlo, aspettiamo come vanno i dati”. Si preannunciano settimane caldissime su questo fronte. Specie in una regione come la Campania che soffre di problemi enormi dal punto di vista sanitario. E dove si corre disperatamente ai ripari. Nelle prossime settimane sarà convocato un tavolo tecnico per elaborare possibili proposte sui problemi del servizio 118 che soffre cronica mancanza di personale medico e infermieristico. E’ quanto deciso al termine del tavolo in Prefettura al quale hanno partecipato dirigenti e sindacati. E anche su questo De Luca aveva ammesso le difficoltà, ma minimizzando. “Qui si lavora nonostante tutto”, ha puntualizzato il governatore. Certo, ma quando si lavora in emergenza costante a pagarne il prezzo sono i cittadini. Che dopo un anno e mezzo di pandemia non ne possono più.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome