ROMA (LaPresse) – Anche la procura di Roma, ora, smantella le teorie dei no-vax. Secondo i magistrati romani, che si sono espressi su una richiesta di archiviazione che chiedeva di far luce sulla tossicità dei vaccini, “sul piano giuridico non vi è alcuna prova scientifica in grado di dimostrare il nesso tra vaccino e l’autismo”.
La tesi degli inquirenti
Gli inquirenti ritengono che il legame non si possa basare “sulla base di studi pseudo scientifici facilmente smontati non solo dalla scienza ufficiale ma dal fatto notorio che le vaccinazioni di massa hanno di fatto debellato malattie come il vaiolo e poliomelite, significa aderire pregiudizialmente ovvero fideisticamente a una tesi. Rispetto alla quale qualunque argomento risulta inconsistente”.
Nel provvedimento in cui si sollecita al gip l’archiviazione, si spiega che “i vaccini possano avere delle reazioni avverse. Ma è fuori luogo che l’incidenza in tal senso non è significativa o comunque tale da inficiare il rapporto costi-benefici, sempre presente nell’ambito medico”.
L’obbligo dei vaccini e gli interessi delle case farmaceutiche
Quanto al sospetto, infine, che “dietro l’obbligatorietà della vaccinazione vi sia scopo di ‘ingrassare’ i bilanci delle società farmaceutiche – continuano i magistrati – è sufficiente ad eliminarlo quanto evincibile dai dati Istat: nel 2015 tutti i vaccini in Italia hanno fatturato 318 milioni di euro, pari all’1,4% della spesa farmaceutica. I farmaci venduti per l’epatite C, per la quale non esiste vaccino, hanno fatto spendere alle casse del Sistema sanitario nazionale sei volte tanto”.
Non è certo la prima volta che i giudici si esprimono su questo tema. L’ultima è stato lo scorso 25 luglio. A sentenziare il mancato nesso è stata la Cassazione che ha respinto una richiesta di indennizzo, avanzata dal padre di un ragazzo con disturbi autistici, per presunti danni derivanti da vaccini. Anche i giudici di merito (tribunale e Corte d’appello di Napoli) avevano respinto l’istanza del papà sulla base di due diverse perizie.
La parola al presidente della Federazione nazionale Ordine dei Medici
Parla di “frattura risanata” tra scienza e società il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri. “Sentire magistrati parlare di rapporto costi-benefici, di evidenze scientifiche, e riportare nei giusti termini il rapporto della popolazione con i vaccini, anche dal punto di vista sociologico, è confortante”, sottolinea Filippo Anelli.
Intanto, sul tema vaccini, si attende che il Parlamento decida sul superamento della Legge Lorenzin che impone l’obbligatorietà per l’iscrizione a scuola. Per ora vige il sistema delle autocertificazioni, con i Nas a sorvegliare l’autenticità dei documenti.
di Denise Faticante