RIMINI – “Si è fatto tanto, ma bisogna fare ancora di più, come la necessità di portare i vaccini anche nei Paesi più deboli, dove l’accesso ai vaccini non è stato egualitario rispetto ad altre aree del mondo. Noi ci siamo impegnati, ma tanto ancora va fatto: il vaccino non può essere considerato un privilegio, ma deve essere considerato un bene pubblico globale, diritto di tutti e privilegio di nessuno”. Lo ha dichiarato il ministro della Salute, Roberto Speranza, intervenendo al 17° congresso nazionale dell’Anpi, a Riccione, in provincia di Rimini, dove da ieri è in corso l’assemblea. “Ho fatto per due anni il ministro della Salute durante una pandemia senza precedenti, che messo l’uomo di fronte a un virus sconosciuto e lo ha portato a scelte difficilissime. Però, l’uomo è stato unito contro il virus e c’è stato, in quei giorni drammatici, uno spirito di solidarietà, mettendo a sistema tutte le energie di cui disponeva”.
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Vaccini, Speranza: “Non sia un privilegio ma bene pubblico globale”
"Si è fatto tanto, ma bisogna fare ancora di più"