Iss: nasce un nuovo vaccino per tutte le varianti

Foto Marco Alpozzi/LaPresse 15 Aprile 2021 Vercelli, Italia Cronaca Fiale dei vaccini anti Covid-19, AstraZeneca e Moderna fotografati nella farmacia dell'Ospedale S. Andrea di Vercelli Photo Marco Alpozzi/LaPresse April 15, 2021 Vercelli, Italy News Vials of the anti Covid-19, AstraZeneca and Moderna vaccines pictured in the pharmacy of the S. Andrea Hospital in Vercelli

ROMA – E’ in arrivo un nuovo vaccino per tutte le varianti. La scoperta è basata su una proteina, la ‘N’ comune a tutte le varianti del SARS-CoV2. I test preclinici sui topi ne stanno evidenziato l’efficacia. Tra l‘altro pare che questo vaccino garantisca anche una protezione duratura su cariche virali elevate. A darne la notizia l’Istituto superiore di sanità che ha confermato “l’impegno dell’Iss e dei suoi ricercatori nella ricerca di strategie che possano condurre a vaccini contro SARS-CoV-2 di maggiore efficacia” per la necessità “di mettere a punto vaccini ad ampio raggio di efficacia rispetto alle varianti del virus Sars-CoV-2”

La spiegazione

La proteina N, a differenza della più nota Spike non mostra quasi alcuna mutazione tra le varianti finora note. Inoltra sembra capace di generare “una memoria immunitaria a livello polmonare che potrebbe essere garanzia di effetto protettivo duraturo. La memoria immunitaria a livello delle vie respiratorie, infatti, è condizione essenziale per un effetto duraturo di qualsiasi strategia vaccinale contro patogeni respiratori”.

La dinamica

Maurizio Federico, autore senior dello studio ha spiegato che “tutte le cellule rilasciano costantemente minuscole vescicole a base lipidica definite vescicole extracellulari e la tecnica messa a punto è in grado di caricare queste nanovescicole naturali con proteine di SARS-CoV-2. Queste nanovescicole così ingegnerizzate vengono elaborate dal sistema immunitario in modo da generare una forte immunità cellulare orchestrata da una famiglia di linfociti identificata come linfociti CD8”. Pregliasco: “Ci vorrà ancora del tempo”Secondo il virologo Fabrizio Pregliasco i tempi non sono ancora maturi in quanto mancano i test sull’uomo: “Gli attuali vaccini – ha detto – sono solo parzialmente efficaci contro Omicron. Il dato importante è che le mutazioni ad oggi viste sono tutte relative alla proteina Spike del virus, mentre il nuovo studio Iss dimostra come la proteina N rimanga invariata ed è dunque presumibile che rimanga tale anche in eventuali varianti non ancora scoperte o future”

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