Vaiolo delle scimmie, Ecdc: “Casi in Ue molto probabili”. In Italia sorveglianza rafforzata

Nel Nostro Paese la situazione epidemiologica è "sotto controllo". In Svezia trovato il primo caso di contagio al di fuori dell'Africa

Cresce la preoccupazione in merito al vaiolo delle scimmie. Dopo che nei giorni scorsi l’Oms ha dichiarato l’emergenza sanitaria globale e la Svezia ha annunciato il primo caso di contagio al di fuori dell’Africa, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) ha affermato che è “altamente probabile” che l’Unione europea registri più casi importati di vaiolo delle scimmie attualmente “in circolazione in Africa”. Tuttavia, prosegue l’Ecdc nella nota pubblicata sul suo sito, “la probabilità di una trasmissione sostenuta in Europa è molto bassa a condizione che i casi importati vengano diagnosticati rapidamente e vengano implementate misure di controllo”. La probabilità di infezione per le persone provenienti dall’Ue “che viaggiano verso aree colpite e che hanno stretti contatti con le comunità colpite – avverte l’Ecdc – è elevata”.

La situazione in Italia

In Italia la situazione epidemiologica è attualmente “sotto controllo” in quanto “non sono stati accertati casi del nuovo ceppo (clade I) di Mpox”, garantisce Mara Campitiello, capo del Dipartimento della Prevenzione del Ministero della Salute. “I nostri uffici sono in costante contatto con gli organismi internazionali, per elaborare misure condivise”, assicura la dirigente.

Intanto il ministero della Salute ha fatto sapere di aver attivato i canali operativi con Aifa e Iss “per la pianificazione di strategie di contenimento del rischio nell’eventualità di variazione dello scenario attuale”. Contestualmente si sta procedendo “con il rafforzamento della rete di sorveglianza diagnostica su tutto il territorio nazionale”. La scorta nazionale di vaccini “al momento è sufficiente a garantire il fabbisogno e stiamo elaborando una nuova circolare informativa alle Regioni con indicazioni alla popolazione e agli operatori impegnati nei siti di frontiera”, aggiunge Campitiello che conferma che “è in corso la valutazione dell’istituzione di un tavolo interministeriale di concerto con il ministero degli Esteri, dell’Economia e delle finanze, degli Interni e dei Trasporti per concordare piani operativi di contrasto alla diffusione del patogeno con un approccio strategico organizzato”.

© Copyright LaPresse

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome