Ponte Morandi, il corteo di commercianti e residenti: “Liberate la Valpolcevera”. Toninelli: “L’Europa ci aiuterà”

La richiesta primaria riguarda la riapertura di via 30 giugno, strada che si trova lungo la sponda destra del torrente Polcevera e che di fatto taglia in due la città.

Genova chiede aiuto
Foto LaPresse - Marco Alpozzi 08 Ottobre 2018 Genova, Italia Sport Cronaca Manifestazione a Genova degli abitanti della Valpolcevera, la zona interessata dal crollo del ponte Morandi del 14 Agosto Nella foto: Un momento del corteo Photo LaPresse - Marco Alpozzi October 08, 2018 Genova, Italy News Valpolcevera people demonstrate in Genova In the pic: a moment of demonstration

GENOVA – Se le macerie del ponte Morandi e le 43 vittime del crollo resteranno per sempre impressi nella memoria come la tragedia di ferragosto, ce n’è un’altra che residenti e commercianti della Valpolcevera vogliono evitare. “Liberatela”, è stato lo slogan che questa mattina ha accompagnato il corteo organizzato dopo che la vallata è stata messa in ginocchio dal crollo del viadotto. Una folla mossa dalla disperazione di chi teme di restare come isolato da tutto il resto.

Il ministro Toninelli incontra la commissaria europea Bulc: “L’Europa ci aiuterà. Non criticate il Decreto Genova, è scritto col cuore”

Tanti gli esercenti che hanno preso parte al corteo dopo essersi radunati in piazza Caricamento, al Porto Antico. Hanno raggiunto il centro di Genova, con una tappa alla sede della Regione e un’altra in prefettura. Proprio dove il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli ha incontrato la commissaria europea Violeta Bulc. La scelta di questa giornata non è stata casuale. “L’Italia riceverà l’aiuto dell’Unione Europea per la ricostruzione del ponte Morandi e la gestione del post-crollo”. Lo ha affermato la Bulc. “Questa è l’Europa che ci piace, che ascolta le necessità e i bisogni del territorio”. La risposta di Toninelli, che poi su Decreto Genova ha commentato: “Sarà migliorato, ma invito a non contestarlo perché è scritto col cuore e con la testa per Genova e consentirà al commissario Bucci di poter lavorare bene”.

I manifestanti al governatore Toti: “Senza risposte entro 30 giorni blocchiamo la città”

Al governatore della Liguria, Giovanni Toti, i manifestanti hanno consegnato un fazzoletto e una sveglia. Il primo, con nodo, per fargli ricordare le promesse fatte. La seconda, indirizzata all’ente Regione, a fungere da monito. “Mi auguro che ci sia buon senso da parte del Parlamento nel modificare il Decreto Genova – ha dichiarato Toti – Che ci sia buon senso da parte di tutto il mondo delle imprese che possono partecipare alla ricostruzione per evitare di combattere i ricorsi giudiziari sulla pelle di una città, che ci sia buon senso da parte di Autostrade”.

I ricorsi già annunciati spaventano il presidente della Liguria, che si è augurato che il decreto “sia a prova di ricorsi”. A lui e al sindaco Marco Bucci, nominato commissario per la ricostruzione, i residenti hanno promesso di essere pronti a bloccare la città se non riceveranno risposte entro un mese. La richiesta primaria riguarda la riapertura di via 30 giugno. La strada si trova lungo la sponda destra del torrente Polcevera e di fatto taglia in due la città.

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