ROMA – La nuova avanzata della variante Delta impone ai comitati scientifici di prendere subito contromisure. “La priorità è completare la vaccinazioni con prima e seconda dose”, ha detto a Sky in mattinata il ministro della Salute Roberto Speranza. E intanto che la comunità scientifica sarà in possesso di informazioni più chiare (“spero presto”, ammette il ministro) si fa sempre più largo l’ipotesi di una terza dose di vaccinazioni: “Noi siamo già pronti”, assicura Speranza. Tornando alla variante Delta, l’incidenza passa dal 4 al 16,8% in meno di un mese e la mutazione scoperta in India rende il virus particolarmente pericoloso perché più trasmissibile di tutti gli altri ceppi. “Bisogna aumentare i tamponi e il sequenziamento, individuare i focolai, reagire e affrontarli”. La variante rischia di far crescere i contagi creando incertezze pesanti sulla ripresa e “non vogliamo trovarci in questa situazione in autunno quando riprenderanno le scuole e si riempiranno i trasporti pubblici”, ha detto il premier Mario Draghi durante la conferenza stampa al termine del Consiglio europeo.
