CITTA’ DEL VATICANO – Mons. Dominique Lebrun, arcivescovo di Rouen, presenta oggi alla Congregazione per le Cause dei Santi a Roma, due copie dell’inchiesta diocesana per la beatificazione di padre Jacques Hamel, sgozzato nel 2016 da due fondamentalisti islamici mentre celebrava la messa nella chiesa di Santo Stefano a Saint-Etienne-du-Rouvray, a pochi chilometri da Rouen in Normandia.
La diocesi di Rouen ha chiuso le indagini
La diocesi di Rouen ha chiuso le indagini il mese scorso, dopo due anni e mezzo e 66 udienze. È un’altra deroga che Papa Francesco concede alla legge canonica (che impone di attendere almeno cinque anni dalla morte prima di aprire l’iter). Una procedura riservata a pochi illustri, prima di lui ci sono stati anche Giovanni Paolo II e Madre Teresa di Calcutta.
Papa Francesco celebrò la messa in memoria di padre Hamel
Il 14 settembre 2016, in una messa celebrata a Casa Santa Marta, Bergoglio anticipò le sue intenzioni. Ricordò i cristiani incarcerati, uccisi, torturati, perseguitati nel mondo, disse che tutte le confessioni religiose dovrebbero ammettere che uccidere in nome di Dio è satanico. Poi aggiunse che padre Hamel, sgozzato sulla Croce, assassinato come fosse un criminale, è stato un martire: “E i martiri sono beati”.
(LaPresse)