Roma, 23 apr. (LaPresse) – Ben cento accordi di programma, relativi ad altrettanti interventi comunali, finalizzati alla realizzazione di progetti di miglioramento della mobilità, con particolare riferimento alla sicurezza stradale: sono quelli che l’assessore regionale ai lavori pubblici, infrastrutture e trasporti Elisa De Berti ha sottoscritto oggi per dare avvio ad altrettante progettualità per un importo complessivo pari a circa 25,5 milioni di euro.
“La Regione – spiega l’assessore De Berti – sta intervenendo infatti con contributi finanziari, erogati a seguito dello scorrimento di graduatorie derivanti da bando pubblico, per la copertura della spesa ammessa a finanziamento”.
Nel 2017 erano già stati finanziati 35 interventi per un investimento complessivo pari a circa 15,5 milioni di euro, di cui 6,5 di contributo regionale. Si trattava di 13 percorsi pedonali e piste ciclabili; 11 rotatorie; 10 interventi di messa in sicurezza e riqualificazione di strutture viarie; 1 di nuova viabilità.
A questi si aggiungono ora gli interventi oggetto degli accordi di programma tra Regione e ciascun Comune beneficiario. Dei 25,5 milioni di investimento complessivo 11,5 milioni sono di contributo regionale ed un milione di euro da parte dello Stato (D.M. 481/2016). Le opere finanziate sono: 33 percorsi pedonali e piste ciclabili; 18 rotatorie; 46 interventi di messa in sicurezza e riqualificazione di strutture viarie; 3 nuova viabilità.
“Nonostante le limitate risorse nel bilancio regionale – fa rilevare l’assessore – siamo riusciti non senza difficoltà a destinare le risorse disponibili in materia di sicurezza stradale, che rimane una delle priorità dell’amministrazione regionale. Stiamo cercando di contribuire concretamente alla riduzione del rischio di incidenti sulle strade del Veneto, offrendo opportunità di co-finanziamento alle Amministrazioni che hanno presentato progetti di qualità. Nei prossimi giorni gli uffici regionali trasmetteranno ai Comuni beneficiari il testo dell’accordo sottoscritto, facendo così decorrere i termini per l’esecuzione delle opere, che dovranno essere concluse entro i prossimi 3 anni. Le intese in questione stabiliscono gli impegni reciproci degli enti firmatari”.