Roma, 19 apr. (LaPresse) – Sono circa 6.500 le adesioni a Garanzia Giovani Veneto presentate nel corso del primo trimestre 2018, per un totale complessivo che ha superato le 113 mila adesioni. È quanto emerge dal report di monitoraggio di Veneto Lavoro e Regione del Veneto, con dati aggiornati al 31 marzo 2018. Nel 2018, il flusso di adesioni mensili si è attestato al di sopra delle duemila al mese, in lieve crescita rispetto a quanto registrato nell’arco del 2017. La maggior parte dei giovani iscritti risiede in Veneto, ha un’età compresa tra i 20 e i 24 anni e ha un diploma.
I patti di servizio stipulati dalla rete dei servizi per l’impiego pubblici e privati sono 72.098, ovvero il 97% delle adesioni effettive, e il tempo di attesa tra l’adesione e la stipula del patto è di circa 4 giorni. La percentuale di adesioni cancellate d’ufficio, prevalentemente per mancanza di requisiti, mancata presentazione allo Youth Corner entro i 60 giorni previsti o per attivazione in un’altra regione, è in costante diminuzione e si aggira oggi attorno al 25%. Oltre 42.600 patti di servizio risultano conclusi e nell’80% dei casi i giovani escono dal Programma perché hanno trovato un nuovo lavoro o ripreso gli studi. Chi inizia un percorso all’interno di Garanzia Giovani Veneto è interessato prevalentemente, oltre che al servizio di orientamento specialistico, ad un percorso combinato di formazione, accompagnamento al lavoro e tirocinio.
I giovani che hanno trovato lavoro dopo l’adesione sono complessivamente 61.050, molti dei quali risultano tuttora occupati, ai quali si aggiungono quanti potrebbero aver avviato un’attività di lavoro autonomo, trovato lavoro all’estero o ripreso un percorso di studi o formazione al di fuori di Garanzia Giovani. Il primo contratto stipulato dai giovani all’uscita dal Programma è nel 33% dei casi un contratto a tempo determinato, seguito dall’apprendistato (26%, in crescita) e dalla somministrazione tramite agenzia (20%); il 12% ha fatto ingresso nel mercato del lavoro direttamente con un contratto a tempo indeterminato. Turismo, industria metalmeccanica e commercio i settori nei quali si concentra il maggior numero di neo assunti.
In Veneto, dall’avvio dell’iniziativa nel maggio 2014 ad oggi, oltre 110 mila giovani – commenta Elena Donazzan, assessore regionale all’Istruzione, Formazione e lavoro – che al momento dell’iscrizione non studiavano e non lavoravano, sono stati spinti ad attivarsi nella ricerca di un nuovo lavoro, anche attraverso l’aiuto di tutor specializzati. La maggior di loro, dopo l’iscrizione a Garanzia Giovani Veneto, ha avuto opportunità di formazione e occasioni di lavoro, e molti risultano tuttora occupati, segno che anche la semplice ‘attivazione’ può risultare uno strumento efficace per un inserimento stabile nel mercato del lavoro”.
“Su Garanzia Giovani c’è stata, e c’è ancora, tanta disinformazione, talvolta anche strumentale – prosegue l’assessore – E’ vero che l’andamento del Programma non è omogeneo in tutta Italia, ma l’esperienza in Veneto dimostra che iniziative come questa, anche se non esclusive e risolutive per risolvere il problema della disoccupazione, risultano efficaci per contrastare l’inattività dei giovani. E da questo punto di vista Garanzia Giovani sta producendo risultati incoraggianti”.