Veneto, Regione: agroalimentare ‘lepre’ dell’economia, sale al +2,5% annuo

"Il settore 'food' in Veneto è uno dei pilastri della nostra economia - sottolinea l'assessore all'agricoltura Giuseppe Pan - non solo per la capacità di produrre alimenti di qualità certificata

foto LaPresse -Elisa Contini

MILANO (LaPresse) – “Il settore ‘food’ in Veneto è uno dei pilastri della nostra economia – sottolinea l’assessore all’agricoltura Giuseppe Pan. Per la capacità di produrre alimenti di qualità certificata, con ben 91 eccellenze tra Dop (Denominazione di origine protetta), Igp (Indicazione geografica protetta) e Stg (Specialità tradizionale garantita). Ma soprattutto per la sua componente industriale di lavorazione e di commercializzazione. Di cui la ristorazione è un tassello fondamentale. La mera produzione agricola vale il 20% del settore ‘food’, il resto è dato dal commercio alimentare (35%), dall’industria alimentare e delle bevande (22%) e dalla ristorazione (23%).

Il Veneto leader nella buona tavola

Nell’anno dedicato al ‘cibo italiano’, il Veneto dimostra di essere uno dei leader nella buona tavola. Ma anche nell’export e nella capacità di coniugare cibo, turismo e occupazione. Il cibo è sempre più un prodotto culturale, un brand, un elemento di identità e di orgoglio. E’ anche un motore di sviluppo economico da valorizzare in tutti i suoi aspetti: a scuola, nella formazione, nella pianificazione territoriale e negli investimenti infrastrutturali”.

La ‘lepre’ dell’industria agroalimentare veneta corre grazie alla fantasia e alla produttività dei suoi imprenditori e dei suoi addetti: nel 2015 il valore aggiunto per addetto nel settore è stato di 66 mila euro, quasi 10 mila euro in più rispetto al valore medio nazionale, posizionando il Veneto sul podio delle tre regioni con il maggior valore aggiunto per addetto, alle spalle di Lombardia ed Emilia Romagna.

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