MILANO – Dopo quasi due anni di pandemia, la 78esima Mostra del cinema di Venezia, in programma dall’1 all’11 settembre, parte dall’evento che ha sconvolto il mondo, settima arte compresa. Martedì preapertura con ‘Il cinema al tempo del Covid’, diario filmato di Andrea Segre, prodotto dalla Biennale con Rai Cinema e Istituto Luce Cinecittà, sul dietro le quinte dell’edizione 2020 della kermesse, svoltasi con le limitazioni imposte dai protocolli di sicurezza. E anche quest’anno le misure saranno all’insegna della massima tutela. Green pass obbligatorio per gli accreditati in arrivo da tutto il mondo, con obbligo di vaccinazione, guarigione dal Covid o risultato negativo di un tampone molecolare o rapido antigenico effettuato nelle 48 ore precedenti l’accesso. Presso le aree della Mostra saranno disponibili postazioni per effettuare eventualmente test rapidi. La certificazione della carta verde sarà incorporata digitalmente nel badge di accredito proprio per garantire la verifica a ogni ingresso in sala, dove si entra solo con prenotazione del posto a sedere. E lo stesso vale per le conferenze stampa con registi e attori.
Per motivi di sicurezza, l’ingresso alle aree della mostra da parte del pubblico avviene esclusivamente attraverso accessi controllati, dove saranno effettuati controlli del Green pass e misurazioni obbligatorie della temperatura. In assenza delle certificazioni e nel caso di vaccini non riconosciuti dall’Ema, occorrerà esibire l’esito negativo di un tampone molecolare o rapido effettuato 48 ore prima di entrare in sala; l’organizzazione mette a disposizione postazioni per effettuarli tamponi a pagamento. Se si risultasse positivi, scatta l’isolamento.
La vendita di biglietti e abbonamenti avviene esclusivamente online, occorre mantenere sempre la distanza di sicurezza e indossare la mascherina al chiuso, anche all’aperto in caso di assembramenti. E proprio per scoraggiare gli assalti alle star, che quest’anno non mancheranno, un ‘muro’ blinderà il red carpet, impedendo la calca pre-pandemia alle transenne dei fan in cerca di selfie e autografi.
LaPresse