Venezia, l’allerta meteo si riduce da rossa ad arancione e si fa il conto dei danni, per ora stimati attorno ad un miliardo di euro. Attese in mattinata il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e la presidente del Senato Elisabetta Casellati. Intanto incalza la polemica degli attivisti di Friday for Future.
Attivisti in fibrillazione
Lo striscione comparso a Rialto non lascia spazio all’interpretazione. Friday for Future lancia un messaggio chiaro al mondo della politica e alle Istituzioni: “Basta passerelle elettorali, uniti contro i cambiamenti climatici è tempo di agire”. Un messaggio rivolto sia ai leader nazionali che hanno fatto e faranno capolino a Venezia che a quelli locali pronti ad accoglierli come Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, e il sindaco Luigi Brugnaro.
Il rosso diventa arancione.
La Protezione civile ha ridotto da rossa ad arancione l’allerta meteo. Un leggero miglioramento che sembra attestare l’esaurimento della fase principale delle precipitazioni che nella giornata di oggi si preannunciano deboli, intermittenti e sparse fino al pomeriggio quando le “precipitazioni torneranno ad essere diffuse, a tratti intense, con possibili quantitativi abbondanti sulle zone montane e pedemontane centro orientali e localmente sulla pianura nord-orientale”.
I danni
Il maltempo non da tregua e questo impedisce di avere certezza dei danni che al momento vengono stimati intorno al miliardo di euro. In arrivo dal governo 20 milioni di euro per gestire l’emergenza e far ripartire la città.
Scandalo Mose
Il sindaco di Venezia lancia un appello: “Vogliamo che il Mose sia completato e vogliamo partecipare, sapere, essere informati. Voglio, non dico una data precisa della fine dei lavori, ma almeno un cronoprogramma”. Per Brugnaro la presenza di ministri e parlamentari è stata ed è fondamentale. ” Importante la telefonata del presidente Mattarella – ha raccontato – ma anche la la visita di Berlusconi, con lui potremo presentare progetti internazionali per il consolidamento della città. Le relazioni internazionali mica si inventano, Berlusconi parla direttamente con Putin”.