MILANO – “Siamo per la chiusura, ma prima, per non perdere le crociere a Venezia, bisogna trovare l’alternativa, anzi le alternative, quella definitiva e quella provvisoria. Come ho detto, dopo anni di stasi, siamo prossimi a una soluzione finalmente capace di tenere assieme tutti gli interessi in campo”. Così il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli in un’intervista alla Stampa dopo l’incidente di ieri in cui respinge l’accusa del vicepremier Matteo Salvini di aver detto ancora una volta un ‘no’ e di aver bloccato il piano già pronto, e fornisce i suoi tempi: il progetto sarà scelto entro giugno ma ci vorranno mesi per “metterlo in campo”.
“Entro fine giugno verrà scelto il progetto. Nel frattempo stiamo già lavorando per la soluzione provvisoria e ci vorrà qualche mese per metterla in campo – spiega – Il protocollo per i fanghi da estrarre dai canali è in via di definizione. Il provveditore ha deciso di chiedere un parere dell’Avvocatura dello Stato, vista la delicatezza del dossier. Questo è un passaggio fondamentale per la caratterizzazione dei fanghi stessi e per i successivi dragaggi. Si tratta di procedure costose e complesse, che richiedono un po’ di tempo”. La soluzione, garantisce, “terrà conto di tutte le esigenze logistiche. Senza tutela del paesaggio e dell’ambiente anche l’industria turistica veneziana perderebbe gran parte della sua competitività”.
(LaPresse)