CARACAS (Rita Sparano) – Da questa mattina il Venezuela è chiamato alle urne per eleggere un nuovo leader politico che dovrà guidare il paese. Il clima è di tensione è alle stelle. La complessità di queste elezioni è data dal fatto che l’opposizione ha annunciato la decisione di non presentarsi alle urne, con l’intenzione di chiedere il boicottaggio del voto. Le votazioni si terranno a partire dalle 6 ora locale (le 12 in Italia).
I candidati alla presidenza del Venezuela
Con il venir meno dell’opposizione, sono tre gli uomini in corsa per la presidenza del paese. Il primo candidato è Nicolas Maduro, al momento presidente in carica. Il mandato al governo di Maduro è stato fino ad ora caratterizzato da un regime decisamente autoritario. A testimonianza del clima di oppressione instaurato da Maduro nel corso della sua presidenza, i rappresentanti di dieci paesi dell’America Latina, insieme a Stati Uniti e Spagna hanno duramente condannato la politica del leader venezuelano. Speranze di un cambiamento di rotta sono ripsote negli altri due candidati. Il secondo uomo è Henri Falcon, ultraliberista, che si muove in senso opposto a Maduro promettendo al popolo una politica di apertura dal respiro internazionale. Terzo candidato alla presidenza è Javier Bertucci. Di origine italiana, Bertucci è un pastore evangelico che si batte in difesa dei diritti dei più deboli. Al momento i sondaggi premiano Maduro e Falcon.
La crisi del Venezuela
Chi tra Maduro, Falcon e Bertucci riuscirà a guadagnarsi il titolo di presidente del Venezuela dovrà fare i conti con una seria crisi sociale ed economica che il paese sta attraversando. In Venezuela milioni di persone soffrono la fame vista la grave carenza di cibo. Va ad aggiungersi anche il problema sanitario e quello dell’iperinflazione, senza parlare della pericolosità delle città, preda di ladri, narcotrafficanti e criminali di ogni tipo.