CARACAS (Venezuela) (LaPresse/AFP) – Venezuela, Guaido all’esercito: “Bloccare gli aiuti è un crimine contro l’umanità”. Juan Guaido, leader dell’opposizione autoproclamatosi presidente del Venezuela, ha avvertito oggi i militari che impedire l’ingresso di aiuti umanitari, attualmente già in Colombia vicino al confine, li rende quasi responsabili di genocidio. Perché è “un crimine contro l’umanità”. “Ci sono dei responsabili, che il regime di Maduro lo sappia. È un crimine contro l’umanità, care forze armate”, ha dichiarato all’uscita della messa a Las Mercedes. Quartiere della zona est di Caracas, accompagnato dalla moglie Fabiana Rosales e dal figlio di 20 mesi.
Capo del Parlamento, in cui l’opposizione ha la maggioranza, Guaido ha nuovamente lanciato un appello a tenere una marcia martedì, Giornata della gioventù. Sia in memoria dei morti nelle precedenti mobilitazioni, che secondo l’Onu sono una quarantina dal 21 gennaio scorso. Sia per chiedere l’ingresso degli aiuti umanitari esteri. Diverse tonnellate di alimenti e medicine, inviati dagli Usa, sono depositati da giovedì a Cucuta, città colombiana al confine. E i militari venezuelani hanno sbarrato il vicino ponte di Tienditas con container e una cisterna. Il presidente in carica del Venezuela, Nicolas Maduro, ritiene che “l’emergenza umanitaria” sia “inventata da Washington” per “intervenire” nel Paese, ritenendo che dare il via libera all’ingresso degli aiuti sia il preludio di un intervento militare Usa.