CARACAS – Il leader dell’opposizione venezuelana, Juan Guaidò, è tornato a Caracas dopo aver lasciato il Paese una decina di giorni fa e dopo un tour nei paesi dell’America del Sud. Guaidò ha lanciato un appello ai sostenitori che manifestavano nel centro di Caracas poco dopo il suo arrivo all’aeroporto internazionale nella capitale del Venezuela. Parola d’ordine: mantenere la pressione sul regime di Nicolas Maduro.
Il ritorno di Guaidò, il presidente ad interim non si ferma
“Non saranno le minacce e le persecuzioni che ci fermeranno, sabato continuiamo. Tutto il Venezuela sarà per strada, non resteremo un minuto tranquilli finché non ritroveremo la libertà”. Lo ha detto il capo dell’opposizione al regime di Maduro di fronte a milioni di persone in piazza.
Il leader dell’opposizione ha il sostegno di oltre 50 nazioni
Guaidò, presidente autoproclamatosi lo scorso 23 gennaio e riconosciuto da una cinquantina di paesi, aveva lasciato lo Stato illegalmente circa dieci giorni fa per andare in Colombia. Al suo rientro all’aeroporto di Caracas è stato accolto dai suoi sostenitori. E da una commissione di ambasciatori europei e latinoamericani che sono venuti per garantire la sua sicurezza, ha spiegato il rappresentante della Francia Romain Nadal.
Il presidente Maduro ipotizza l’arresto
“Conosciamo i rischi che corriamo, non ci fermiamo: siamo qui, più forti che mai!”, ha fatto sapere Guaidò. Un ritorno quello dell’oppositore al regime di Maduro che ha sfidato il pericolo di poter essere arrestato.
Nicolas Maduro nei giorni scorsi non aveva escluso l’ipotesi di arresto per Guaidò, per avere violato il divieto di uscire dal territorio venezuelano, imposto dalla Corte Suprema. Recandosi in Colombia, Brasile e Paraguay.
“Entriamo in Venezuela da cittadini liberi. Sono già nella nostra terra amata, ci stiamo muovendo verso dove mi aspetta il nostro popolo”, ha dichiarato Guaidò al suo rientro.
Gli Usa minacciano una ‘risposta rapida’
Il ritorno in sicurezza di Juan Guaidò in Venezuela è di grande importanza per gli Usa. “Qualsiasi minaccia, violenza o intimidazione contro di lui non sarà tollerata e avrà una risposta rapida”, ha avvertito su Twitter il vicepresidente degli Stati Uniti Mike Pence. E proprio Pence è in prima linea nella strategia a stelle e strisce per spingere Nicolas Maduro verso l’uscita di scena.
Aumentano le tensioni in Venezuela
Il Venezuela è nel pieno di una serie di turbolenze politiche negli ultimi 40 giorni, oltre a essere investito da una grave crisi economica e da una iper inflazione su cui ha puntato l’attenzione il Fondo monetario internazionale nelle sue stime e da carenze di materie prime e medicinali.
(LaPresse/AFP)